Acqua dell’Eurospin, sai da quale sorgente arriva? E’ la stessa di un noto marchio

Esiste un dettaglio poco conosciuto che collega un’acqua di marca a un prodotto più economico. Una scoperta che potrebbe sorprenderti ogni volta che fai la spesa.

Chi non presta attenzione alla scelta dell’acqua che consuma, alza la bottiglia dal banco del supermercato e si limita a controllare il prezzo. Ma chi si ferma a leggere l’etichetta, a volte, scopre dettagli inaspettati che raccontano molto più di quanto ci si potrebbe aspettare. Cosa penseresti se ti dicessero che l’acqua che compri a prezzo scontato è la stessa che troveresti in una bottiglia dal marchio più famoso e dal costo più alto?

cassa d'acqua blues, logo eurospin e donna che indica l'acqua
Da dove viene l’acqua Eurospin? (inran.it)

Dietro a questa scoperta c’è un intreccio interessante di etichette, sorgenti e strategie di mercato. A essere protagoniste sono due acque che molti conoscono, ma che raramente vengono collegate tra loro: l’acqua Sant’Anna e l’acqua Blues dell’Eurospin. Due prodotti apparentemente diversi, che però condividono molto più di quanto potresti immaginare.

Lo svelamento: le etichette rivelano tutto

Se osservi attentamente le bottiglie, qualcosa comincia a farsi chiaro. L’acqua Sant’Anna e l’acqua Blues dell’Eurospin hanno un’origine comune. Entrambe sono minimamente mineralizzate, con un residuo fisso inferiore ai 50 mg/l. Questo significa che appartengono alla stessa categoria di acque leggere e facilmente assimilabili, particolarmente indicate per chi segue una dieta povera di sodio o ha bisogno di un’acqua delicata per i reni.

Ma non è solo la composizione chimica a unire questi due prodotti. La vera rivelazione arriva dalla loro origine, che è la medesima sorgente: la fonte Rebruant, situata a 1950 metri di altitudine sulle Alpi cuneesi. A questo punto, la domanda sorge spontanea: come possono due acque identiche essere vendute con nomi e prezzi così differenti?

La fonte Rebruant e il mistero del prezzo

La fonte Rebruant, conosciuta per la sua purezza e posizione privilegiata, è gestita da Fonti di Vinadio, l’azienda che imbottiglia entrambe le acque. Questo legame, che di per sé potrebbe sembrare insignificante, spiega molto della dinamica dietro il mercato dell’acqua in bottiglia. La differenza di prezzo tra i due prodotti non dipende dalla qualità, dalla sorgente o dal processo di imbottigliamento. L’unico elemento che separa le due bottiglie è il marchio.

cassa acqua blues
Acqua Blues Eurospin (inran.it)

Un litro e mezzo di acqua Sant’Anna viene venduto a circa 0,44 euro, mentre lo stesso formato dell’acqua Blues dell’Eurospin costa 0,25 euro. La disparità di prezzo, che si aggira intorno all’80%, è determinata esclusivamente dal peso del brand. Il marchio, infatti, aggiunge valore percepito, influenzando le scelte dei consumatori e giustificando un prezzo più alto.

Qualità e risparmio: il lato nascosto del discount

Per chi cerca un’acqua di qualità senza spendere una fortuna, questa scoperta rappresenta un motivo in più per scegliere con attenzione. Gli scaffali dei discount, spesso considerati un’opzione secondaria, nascondono prodotti di altissimo livello a prezzi competitivi. Non è raro, infatti, che acque meno costose abbiano caratteristiche sovrapponibili, se non identiche, a quelle delle marche più rinomate.

Leggere le etichette diventa quindi un’abitudine fondamentale per capire cosa stiamo realmente acquistando. Un’operazione che richiede solo pochi secondi, ma che può fare una grande differenza, non solo per il portafoglio, ma anche per una scelta consapevole e informata.

Quindi, la prossima volta che ti trovi davanti a una bottiglia d’acqua, prova a guardare oltre il nome stampato sull’etichetta. Potresti scoprire che, con una piccola differenza di prezzo, stai acquistando esattamente la stessa acqua.

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