A seconda della assunzione di mele, il tuo organismo recepisce un certo quantitativo di nutrienti. Il riferimento è non a quanto ma a come le mangi.
Le mele sono buonissime, facili da trovare a praticamente qualsiasi mese dell’anno e l’ideale per trarre i giusti nutrimenti che ci servono per stare bene. Numerosi sono gli studi scientifici che attestano la bontà non solo per le papille gustative ma anche per l’organismo in merito a questo frutto.
Infatti le mele sono ricche di proprietà protettive che le rendono un alimento prezioso per la salute. Secondo Ettore Corradi, direttore della Struttura Complessa di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, i composti fitochimici presenti nelle mele possono svolgere un ruolo cruciale nel ridurre il danno ossidativo e l’infiammazione.
Tutto ciò è di enorme aiuto nel riuscire a fare prevenzione nei confronti di alcune malattie gravi. Come alcuni ad esempio tipi di tumore, malattie cardiovascolari e disturbi metabolici come il diabete. Pensando alle mele, è proprio vero quel che si dice: più mangi meglio, in termini qualitativi, e più starai meglio.
Una alimentazione sana e naturale garantisce una salute di ferro, longevità e benessere. E proprio riguardo alle mele, ci sono numerosi studi internazionali che ne hanno messo in evidenza i loro effetti benefici. Al loro interno troviamo svariati composti fenolici, tra cui flavonoidi e acidi fenolici. Questi elementi sono noti per le loro proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Ma occhio perché la loro assunzione cambia in maniera strettamente legata a come mangi una mela.
Come è meglio mangiare la mela?
La biodisponibilità di questi composti quando si mangia una mela intera è diversa. Infatti, la forma in cui consumiamo il frutto influisce notevolmente sui suoi effetti metabolici. Mangiare una mela intera, con la buccia, offre benefici significativi rispetto al consumo della sola polpa o dei succhi, che non contengono le fibre utili per un assorbimento ottimale dei nutrienti.
La buccia della mela riveste un’importanza particolare. Essa contiene una concentrazione maggiore di flavonoidi, il che implica che per massimizzare i benefici della mela, è consigliabile mangiarla senza scartare la buccia stessa. La varietà di mela scelta può anche influenzare il contenuto di nutrienti: le mele di diversi colori possono avere differenti concentrazioni di composti salutari.
Il dottor Corradi raccomanda di consumare una vasta gamma di frutta e verdura, piuttosto che focalizzarsi su un singolo alimento. Questo approccio garantisce una copertura nutrizionale più completa e soddisfa meglio il fabbisogno del corpo.
E l’ideale sarebbe mangiare una mela al giorno come uno spuntino nutriente, sia di mattina che di pomeriggio. Mangiare una mela tra i pasti può aiutare a controllare la fame, riducendo il rischio di abbuffate durante i pasti successivi. Rispetto a merendine e cibi ultra-processati, la mela rappresenta una scelta di snack molto più sana e vantaggiosa.