Novità sulle etichette degli alimenti: da aprile oltre 100 referenze sugli scaffali italiani con la Nutri-Score. Cos’è e cosa succederà
In Italia non siamo ancora abituati ad uno specifico tipo di etichette sugli alimenti che è già diffuso, però, in mezza Europa. Da qui a breve dovremmo iniziare a familiarizzarci in quanto, una nota azienda tricolore, ha rivelato al Fatto alimentare che in aprile rilascerà oltre 100 prodotti con il frontespizio contenente il logo a cinque colori.
Si tratta di un sistema di etichettatura detto a semaforo, che si chiama Nutri-Score, adottato già in 7 Paesi europei ma profondamente osteggiato nel nostro (leggi qui il motivo). Assegna colori e lettere ai cibi in base alla loro salubrità. Il semaforo è verde per gli alimenti sani, rosso per quelli che non lo sono. Lo stesso accade per le lettere: dalla A per i migliori alla E per quelli da evitare. Perché questa scelta? Vediamo tutti i dettagli.
Etichetta a semaforo: come e quando arriva in Italia
L’azienda che adotterà il sistema di etichette a semaforo Nutri-Score per il momento è voluta rimanere anonima. Ha spiegato che la decisione ormai è presa e non si torna indietro. Il motivo?
Non solo avere un vantaggio sulla concorrenza dal punto di vista del marketing ma anche perché il proprio assortimento di prodotti ha valori molto alti, con colori verdi e gialli. Solo un “quarto dell’assortimento sconfina nell’arancione” si legge sul Fatto alimentare.
L’arrivo della nuova etichetta sui prodotti sarà accompagnato da un corposo lancio pubblicitario che spiegherà i vantaggi di scegliere dei prodotti con il semaforo, tra cui la sicurezza sulla qualità e la velocità di scelta negli scaffali mentre si fa la spesa. I prodotti con l’etichetta, inoltre, si proporranno come quelli che non hanno nulla da nascondere.
L’ostacolo dell’Antitrust: come superarlo
Perché si chiama in campo l’Antitrust? Come abbiamo detto questo sistema di etichette è osteggiato nel nostro Paese. Due anni fa, infatti, erano stati stipulati accordi privati con Carrefour e Pescanova per non adottare l’etichetta a semaforo. Ora come si comporterà l’autorità che tutela la libera concorrenza?
L’amministratore delegato dell’azienda che lancerà il Nutri-Score ha chiarito che “in Italia nessuna legge vieta di adottare l’etichetta a semaforo, non ci sono decisioni legislative in questo senso” e per questo l’Antistrust, ha precisato “non può vietare l’etichetta a semaforo già adottata in mezza Europa. Oltretutto il Nutri-Score nel nostro Paese è già presente in decine di prodotti importati dalla Francia e da altri Paesi”.
La precisazione è fine e puntigliosa da parte dell’azienda. In Italia non si vuole considerare l’utilità e la validità di questo nuovo tipo di etichetta e ci si arrocca sulle tesi dell’unico studio che è sfavorevole al Nutri-Score che è stato finanziato dalle aziende italiane.
“Le motivazioni per cui l’Italia è contraria al Nutri-Score sono lobbistiche e politiche” ha ribadito l’azienda sottolineando che la loro scelta può essere considerata come un intervento a gamba tesa anche se c’è la convinzione che “funzionerà perché i consumatori italiani sono sufficientemente maturi per capire l’utilità del semaforo”.