Muffa nei formaggi francesi: adesso rischiate di dire addio per sempre

Formaggi francesi a rischio per via delle muffe: panico tra gli estimatori in seguito alla pubblicazione di uno studio. Chiarimenti sullo stato dell’arte

Amate i formaggi? E soprattutto quelli francesi? C’è allora una notizia che dovreste sapere. Un aggiornamento che arriva dalla scienza e che riguarda proprio la produzione dei formaggi d’Oltralpe più rinomati come il il Brie, il Camembert e il Roquefort, prodotti utilizzando delle particolari muffe.

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Muffe dei formaggi francesi e produzione a rischio: cosa sapere (Inran.it)

La loro produzione, infatti, potrebbe subire, anche se non nel breve tempo, una brusca frenata per via di problematiche pratiche legate proprio alle muffe, indispensabili oggi, per la realizzazione di questi rinomati formaggi. Ma vediamo meglio tutti i dettagli.

Formaggi francesi a rischio per via delle muffe: lo studio

I formaggi francesi potrebbero essere a rischio? In Francia si è diffuso un vero e proprio scandalo in seguito ad uno studio che riguarda l’impoverimento genetico delle muffe che vengono usate per la loro produzione.

Secondo gli studiosi, infatti, lo stato del fungo Penicillium camemberti, dal cui il Camembert prende il nome, sarebbe in degradazione e a lungo andare, estinguendosi, potrebbe azzerare anche la fermentazione delle produzioni dei formaggi francesi.

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Muffe formaggi francesi: cosa è emerso da un recente studio (Inran.it)

La muffa che viene usata per la realizzazione dei prodotti caseari è quella che conferisce l’aspetto bianco e profumato di funghi, ai prodotti. I casari, infatti, nel tempo hanno capito che cospargendo questa muffa sulle superfici del formaggio (scopri se puoi mangiarlo o meno in gravidanza), si creava una crosta bianca pura che conferiva sapore e protezione al prodotto.

La muffa che ancora oggi viene usata deriva da un unico ceppo, il Penicillium camemberti var camemberti, che è stato isolato per la prima volta nella regione del Brie, nel 1897 nelle cantine di invecchiamento. È una, dunque, la spora mutante, dalla quale la muffa viene clonata. Questa però non è più capace di riprodursi.

I ricercatori Ropars e Tatiana Giraud, direttrice della ricerca del CNRS (Centro nazionale francese per la ricerca scientifica) hanno evidenziato, infatti, una “drastica perdita di diversità” nei fermenti caseari.

La puntualizzazione sullo stato dell’arte

Cosa succede allora ai formaggi francesi con la muffa? Da qui a breve non sarà più possibile produrli? Nient’affatto. Dopo la pubblicazione, infatti, i ricercatori hanno dovuto fare delle dovute precisazioni in seguito al totale panico che si è diffuso in merito alla possibile “estinzione” dei formaggi Brie e Camembert.

“Devo sottolineare che non vi è alcun problema di produzione, a breve termine, per i formaggi ha spiegato Jeanne Ropars, puntualizzando che la ricerca ha dato modo di studiare da vicino il panorama dei formaggi precisando che alcuni, sono in pericolo, per via dei problemi attuali legati alle muffe essenziali. Mangeremo, dunque, ancora i formaggi ma c’è da fare attenzione perché si tratta di prodotti che restano a rischio.

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