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Categorie: Salute e Benessere

Farmaci antidepressivi, cosa sono e a cosa servono

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Redazione

La depressione è una malattia che influisce negativamente sull’umore e sulle emozioni, e che può essere trattata con farmaci antidepressivi specifici.

La depressione è una condizione psicologica complessa, che può manifestarsi in modi diversi e in vari livelli di intensità. Questa malattia, che non è necessariamente legata a eventi esterni concreti, è caratterizzata da un’alterazione significativa dell’umore, con effetti devastanti sulla vita quotidiana della persona colpita. La depressione può essere descritta come una malattia che influenza profondamente i sentimenti, ma che si estende anche a capacità cognitive, come la memoria, la capacità di parlare e di concentrarsi.

Farmaci antidepressivi, cosa sono e a cosa servono (Inran.it)

I sintomi depressivi sono estremamente variabili: alcune persone possono sperimentare una tristezza persistente, altre una perdita di interesse per le attività quotidiane, mentre altre ancora possono avere difficoltà a interagire con gli altri o a mantenere una routine sana. Quando la depressione è presente, l’impatto sulla qualità della vita è tangibile, e può colpire profondamente anche le relazioni sociali e familiari.

Le principali tipologie di depressione

La depressione può essere suddivisa in diverse categorie, a seconda della sua origine e dei suoi effetti. Tra le principali forme di depressione, si annoverano:

Le principali tipologie di depressione (Inran.it)
  1. Depressione reattiva: Si sviluppa in risposta a eventi esterni significativi, come la morte di una persona cara, la perdita del lavoro o un trauma emotivo. La causa scatenante è quindi un avvenimento specifico che innesca una risposta emotiva estrema. Questo tipo di depressione è caratterizzato da una reazione naturale del corpo e della mente al dolore e alla sofferenza provocati da eventi stressanti.
  2. Depressione endogena: Questo tipo di depressione ha origini biologiche e genetiche. La predisposizione a svilupparla può essere tramandata da una generazione all’altra, e spesso non c’è un chiaro evento esterno che scatenò la condizione. La depressione endogena è correlata a un equilibrio chimico alterato nel cervello, con livelli insufficienti di neurotrasmettitori, come serotonina, dopamina e noradrenalina.
  3. Disturbo bipolare (maniaco-depressivo): La depressione maniaco-depressiva è una condizione psichiatrica che alterna fasi di grave depressione a periodi di euforia e iperattività. Durante i periodi di depressione, la persona può sentirsi sopraffatta dalla tristezza e dalla disperazione, mentre nelle fasi maniacali si può manifestare un senso di esuberanza e di iperattività mentale e fisica.

I farmaci antidepressivi: come funzionano e quali sono

La depressione, a seconda della sua gravità e del tipo di manifestazione, può essere trattata attraverso l’uso di farmaci antidepressivi. Esistono diverse classi di farmaci, ognuna delle quali agisce in modo diverso sul sistema nervoso centrale. Tra i principali farmaci utilizzati per trattare la depressione, troviamo:

  1. Inibitori delle monoammino-ossidasi (IMAO): Questi farmaci bloccano l’azione della monoammino-ossidasi, un enzima che degrada i neurotrasmettitori nel cervello. In questo modo, i neurotrasmettitori come la serotonina, la noradrenalina e la dopamina rimangono attivi per un periodo di tempo più lungo, migliorando l’umore e riducendo i sintomi depressivi. Tra gli svantaggi di questi farmaci ci sono potenziali effetti collaterali e interazioni con alcuni alimenti e altri farmaci.
  2. Antidepressivi triciclici: Questi farmaci agiscono bloccando i recettori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina a livello delle sinapsi, aumentando così la concentrazione di questi neurotrasmettitori. Sebbene siano efficaci, gli antidepressivi triciclici possono causare effetti collaterali significativi, come bocca secca, visione offuscata e aumento di peso.
  3. Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI): Questi farmaci sono tra i più prescritti per la depressione. Agiscono in modo selettivo bloccando il meccanismo di ricaptazione della serotonina, senza interferire con altri neurotrasmettitori come la noradrenalina. I SSRI sono generalmente ben tollerati e hanno meno effetti collaterali rispetto ad altri antidepressivi. Alcuni esempi di SSRI includono il Prozac e il Seropram.
  4. Antidepressivi serotoninergici e noradrenergici (SSNRI): Questi farmaci, come il Cymbalta, agiscono sia sulla serotonina che sulla noradrenalina, migliorando l’umore e riducendo la sensazione di stanchezza e apatia tipiche della depressione.
  5. Bupropione (Zyban): Questo farmaco appartiene a una classe di antidepressivi che agisce sulla dopamina e, in misura minore, sulla noradrenalina. Viene utilizzato per trattare la depressione e, in alcuni casi, anche per smettere di fumare. Non è sempre efficace nelle forme più gravi di depressione, ma può essere utile come trattamento complementare.
  6. Erba di San Giovanni: Questo rimedio naturale è stato studiato per i suoi effetti antidepressivi, anche se la sua efficacia può variare da persona a persona. È importante ricordare che l’uso dell’erba di San Giovanni deve avvenire sotto la supervisione di un medico, in quanto può interferire con altri farmaci.

Il trattamento della depressione: l’importanza della diagnosi precoce

Anche nei casi di depressione lieve, è fondamentale non sottovalutare la condizione. I sintomi iniziali possono sembrare moderati, ma senza un trattamento tempestivo, la depressione potrebbe peggiorare significativamente, rendendo più difficile affrontarla. Tra i principali sintomi della depressione, possiamo riconoscere:

  • Umore depresso che persiste per la maggior parte della giornata.
  • Perdita di interesse per le attività che una volta erano piacevoli.
  • Difficoltà nel mantenere un peso stabile, che può comportare una perdita di peso non intenzionale.
  • Insonnia o ipersonnia, ossia difficoltà a dormire o sonno eccessivo.
  • Agitazione o rallentamento psicomotorio, manifestazioni fisiche che indicano un cambiamento nel comportamento.
  • Mancanza di energia, sensazione di stanchezza anche dopo un riposo adeguato.

Se uno o più di questi sintomi sono presenti e persistono per un lungo periodo, è importante cercare il consiglio di un medico o di uno psicoterapeuta. Un trattamento precoce può prevenire complicazioni più gravi e migliorare significativamente la qualità della vita del paziente.

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