Il diabete è una malattia cronica che aumenta i livelli di zucchero nel sangue e può causare complicazioni gravi. Una dieta equilibrata, attività fisica regolare e il controllo dell’indice glicemico degli alimenti sono essenziali per gestirlo efficacemente.
Il diabete è una malattia cronica in cui si ha un aumento della glicemia, ovvero dei livelli di zucchero nel sangue. Questa condizione può dipendere da una ridotta produzione di insulina, che ha il compito di trasformare in energia quanto assimilato tramite il cibo o in altri casi, l’incapacità o la ridotta capacità dell’organismo di utilizzare adeguatamente l’insulina.
Se i livelli alti di glucosio nel sangue non vengono corretti adeguatamente, possono divenire croniche le complicanze del diabete, con danni a cuore e arterie, a reni ed agli occhi oltre che al sistema nervoso periferico.
Convivere con il diabete non è impossibile, ma è importante prevenire le complicanze derivanti dall’aumento o diminuzione della glicemia. Mantenerla stabile ed entro valori di normalità è il comportamento necessario da adottare, sin dall’esordio della malattia. E conoscere cosa determina un aumento o una diminuzione della glicemia nelle abitudini alimentari quotidiane, diventa fondamentale.
I cibi per diabetici sono gli stessi previsti in una sana ed equilibrata alimentazione. Accompagnata ad una sana e regolare attività fisica, almeno nelle fasi pre diabetiche, dovrebbero poter regolamentare la presenza di glicemia nel sangue e trasformare il cibo assunto in energia. Assolutamente va’ ridimensionata una dieta ricca di carboidrati, ad elevato indice glicemico e l’eccessiva assunzione di calorie rispetto al livello di attività fisica. Inoltre andrebbero preferiti piccoli pasti più frequenti piuttosto che “ricche cene serali”. Rimane poi fondamentale l’assunzione di ortaggi crudi e prediligere gli antiossidanti e ciò che può rappresentare un apporto di fibre.
Rimane fondamentale un apporto limitato di carboidrati e la ripartizione di glucidi semplici in una percentuale del 10-12% e di glucidi complessi del 50%, possibilmente ripartiti in cinque pasti giornalieri ricordando che il sonno riduce drasticamente il dispendio di energia. Inoltre è bene assumere anche una buona quantità di fibre in associazione degli alimenti glucidi, come ad esempio ortaggi insieme ai primi piatti di pasta o come contorno insieme al pane per ottimizzare l’assorbimento intestinale ed il controllo glicemico.
Rimane un punto fermo nella dieta per diabetici eliminare ogni assunzione di alcool a causa delle proprietà tossiche per i tessuti e dell’azione negativa nel controllo insulinico.
Quasi 4.000.000 di italiani, su una popolazione di poco meno di 60.000.000 pare ne siano affetti. Nella popolazione adulta over 65, le stime parlano di un 20% di ammalati mentre nei giovani siamo intorno al 5%
Conoscere il diabete e imparare ad affrontarlo è molto importante. All’inizio del suo manifestarsi è quasi asintomatica ma nel tempo può provocare gravi conseguenze.
Inutile dire che una sana alimentazione ed una altrettanto regolare attività fisica, aiutano il nostro organismo a tenersi in forma, rigenerarsi ed affrontare situazioni di malattia al meglio, gestendola se non ritardandola. Ovviamente parliamo di situazioni non ereditarie ma scompensi, legati anche alle cattive abitudini alimentari che possono debilitarci gravemente sino a sviluppare delle vere e proprie malattie.
Una dieta equilibrata e un’attenzione particolare a certi cibi o bevande, ascoltando anche le indicazioni del nostro medico di fiducia rimane un fattore essenziale.
Il valore glicemico (IG) degli alimenti è un indicatore che misura l’effetto di un alimento sui livelli di zucchero nel sangue. Alimenti con un basso indice glicemico (inferiore a 55) vengono digeriti più lentamente, causando un aumento graduale della glicemia, mentre quelli con un indice glicemico elevato (superiore a 70) portano a un rapido innalzamento della glicemia. Per chi soffre di diabete, è fondamentale scegliere cibi con un IG basso per mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue.
Alimenti come yogurt scremato, fagioli di soia, noccioline e ciliegie hanno un basso indice glicemico, compreso tra 20 e 40, e sono ideali per una dieta sana. Anche legumi come fagioli rossi, lenticchie rosse, piselli secchi e lenticchie comuni rientrano in questa categoria, così come alcuni frutti come il pompelmo, che hanno un IG intorno ai 30-40.
Altri cibi con un IG medio (41-70) includono fagioli secchi, lenticchie verdi, piselli bolliti, alcuni tipi di pasta come le fettuccine e lo yogurt intero, con un IG che varia tra 40 e 60. Frutta come pere fresche e pesche, così come il succo di mela, rientrano in questa fascia. Anche alcuni cereali come il pane d’orzo e la pasta cotta per breve tempo hanno un valore glicemico che li colloca tra i 50 e i 60.
Infine, gli alimenti con un alto indice glicemico (oltre 70), come il pane bianco comune, le patate bollite o schiacciate, il riso bianco, i dolci come torte e biscotti, e bevande zuccherate come la Fanta, sono da consumare con moderazione, poiché causano un rapido aumento della glicemia. Anche cibi come il purè di patate e le patatine fritte hanno un IG superiore a 80, mentre alimenti come il glucosio, i cereali zuccherati e i dolci confezionati possono avere valori glicemici che superano i 100.
Per mantenere la glicemia sotto controllo, è quindi utile preferire alimenti a basso e medio indice glicemico, che garantiscono un rilascio di zuccheri più graduale nel sangue, favorendo un miglior equilibrio glicemico.