Muffa sulla marmellata: sai che cosa devi fare? Segui i nostri consigli

Non vedevi l’ora di aprire e degustare quel barattolo di marmellata in dispensa e hai trovato la muffa sulla superficie? Non disperare, a tutto c’è rimedio. 

A volte può essere fonte di grande sgomento l’aver pianificato di degustare qualcosa di dolce e sfizioso rimasto a lungo in dispensa, per poi scoprire, una volta arrivato il momento, che sia andato a male. E’ il caso anche dei barattoli di marmellata: troppo spesso vengono accumulati tra un ripiano e l’altro e non si riflette sul fatto che neppure loro siano eterni. Possono formarsi degli strati di muffa in superficie che ci fanno desistere dal mangiare ancora il prodotto.

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Come comportarsi se si trova la muffa sulla marmellata (Inran.it)

Fortunatamente, anche per questi casi esistono delle soluzioni da adottare. Si tratta di accorgimenti che consentiranno di ridurre gli sprechi evitando che accada ancora una volta nonché di comportamenti da mettere in atto non appena si scopre la presenza fungina sul prodotto.

Cosa fare quando si trova la muffa sulla marmellata

Non è una certezza matematica, ma la muffa tende a formarsi quando si creano specifiche condizioni. Temperatura tra i 15 e i 30 gradi, umidità e aria che entrano nel vasetto una volta aperto: ecco il mix perfetto per il proliferare delle muffe. Ma c’è di più. Alcuni tipi di marmellata, come quelle agli agrumi, possono essere particolarmente vulnerabili a causa della loro acidità, che accelera il processo di deterioramento.

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Si può mangiare la marmellata eliminando la parte ammuffita in cima? (Inran.it)

La tua marmellata preferita, quella senza zucchero, è ancora più esposta al problema. Lo zucchero, infatti, non serve solo a dolcificare, ma ha anche proprietà igroscopiche, cioè è in grado di assorbire l’umidità. Questo frena, almeno in parte, la crescita delle muffe. Nei prodotti senza zucchero, questa protezione manca, e il rischio aumenta.

La muffa non è solo un fastidio visivo o un problema di gusto. Alcune varietà di muffa producono tossine che possono rappresentare un rischio per la salute, sia immediato che a lungo termine. Queste sostanze, chiamate micotossine, possono provocare effetti nocivi, specialmente se ingerite ripetutamente o in grandi quantità. Quello che sembra un piccolo problema in superficie potrebbe nascondere un rischio più serio, perché nella marmellata la muffa ha la capacità di penetrare in profondità, agevolata alla sua consistenza gelatinosa.

Muffa sulla marmellata, come comportarsi

Prevenire è meglio che curare, e questo vale anche per i vasetti di marmellata. Conservare correttamente è fondamentale. Prima dell’apertura, la marmellata può essere tenuta in dispensa, ma una volta aperta deve essere riposta in frigorifero, dove le basse temperature rallentano la formazione della muffa. È importante consumare il prodotto entro una settimana per ridurre al minimo il rischio di contaminazione.

Un’attenzione particolare va dedicata al tappo del vasetto. Spesso la muffa inizia proprio lì, dove trova l’ambiente perfetto per crescere. Lavare regolarmente il tappo con acqua calda e sapone neutro può fare la differenza. Allo stesso modo, mantenere il frigorifero pulito e igienico è essenziale per creare un ambiente meno favorevole alla proliferazione di muffe e batteri.

Molti pensano che basti rimuovere la parte visibile di muffa per rendere il resto del contenuto sicuro. Questo è un errore. La muffa che vedi in superficie è solo la punta dell’iceberg, poiché può diffondersi invisibilmente in tutto il vasetto. Di Flaviano è chiaro su questo punto: se c’è muffa, la marmellata va eliminata. Anche se il prodotto sembra perfetto a prima vista, è sempre una buona idea controllare. Una marmellata sicura deve mantenere la sua consistenza gelatinosa, non diventare troppo liquida e non avere odori strani o sgradevoli. Se qualcosa non convince, meglio non rischiare.

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