La stagione influenzale è iniziata, ormai ci sono migliaia di nuovi casi di contagio ogni giorno: gli esperti temono una vera e propria emergenza.
L’influenza stagionale si sta diffondendo rapidamente e ha già costretto a letto quasi un milione e mezzo di italiani, con oltre 370 mila nuovi casi che sono stati registrati solo durante l’ultima settimana. I dati raccolti dal sistema integrato RespiVirNet, del Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) mostrano una curva in costante crescita.
Tra le persone più colpite non ci sono adulti, ma bambini sotto i 5 anni, con un’incidenza particolarmente alta di sindromi simil-influenzali.
Gli esperti prevedono una stagione influenzale particolarmente intensa, attribuibile alla scarsa copertura vaccinale e alla diffusione di diversi agenti virali respiratori, tra cui rhinovirus, coronavirus, virus influenzali e parainfluenzali, adenovirus e virus respiratorio sinciziale. Questi patogeni, responsabili di numerose infezioni respiratorie, si trasmettono attraverso il contatto diretto con goccioline infette o superfici contaminate.
Con il picco influenzale in arrivo, gli ospedali e i reparti di Pronto Soccorso rischiano di essere sovraccaricati, soprattutto per via di complicazioni come la bronchiolite, frequente nei bambini piccoli.
I sintomi dell’influenza e delle infezioni respiratorie similari variano in intensità e includono febbre, tosse, mal di gola, naso che cola, dolori articolari e manifestazioni gastrointestinali. Il contagio avviene principalmente attraverso il contatto diretto con le secrezioni respiratorie (starnuti o tosse) di persone infette. Chi contrae il virus rimane contagioso fino a tre o quattro giorni dopo la comparsa dei sintomi.
La malattia si manifesta spesso in modo improvviso, con febbre alta, dolori muscolari diffusi, malessere generale e cefalea. Per curare l’influenza è fondamentale seguire alcune regole di base:
Per i bambini a rischio di complicanze gravi, può essere prescritta una terapia antivirale specifica, da iniziare entro 24-48 ore dalla comparsa dei sintomi. L’uso di antibiotici, invece, è inutile e potenzialmente dannoso, a meno che non sia indicato da un medico per complicanze batteriche. La prevenzione resta l’arma più efficace contro l’influenza. Oltre al vaccino, fondamentale per proteggere le fasce più vulnerabili, è importante adottare buone pratiche igieniche (come quelle che abbiamo adottato durante il Coronavirus):
Inoltre, Un’alimentazione ricca di frutta e verdura, combinata a uno stile di vita sano, può rafforzare le difese immunitarie, riducendo il rischio di ammalarsi. È sempre consigliabile confrontarsi con il proprio medico di fiducia, sia per la prevenzione dell’influenza che per il trattamento dei sintomi.
Aurora De Santis