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Super parto di sette gemelli: ecco come sono diventati oggi

Pubblicato da
Magda Cirignano

30 anni fa aveva partorito 7 gemelli: vedere le loro FOTO oggi riempie il cuore. La difficoltà del parto gemellare. La storia di Kenny e Bobby McCaughey.

Il concepimento e la gravidanza sono eventi che, per quanto possano essere esperienze straordinarie, comportano sfide significative sia per la donna che per l’uomo. Ogni gravidanza è unica, ma se parliamo di un parto gemellare, la situazione si complica ulteriormente.

Parto plurigemellare (Inran.it)

Non solo la gestante deve affrontare una gravidanza più pesante e complessa, ma il parto gemellare, soprattutto se si parla di gemelli, trigemini o addirittura di settemini, rappresenta una sfida ancora più ardua. In questo articolo, ci concentreremo su una delle storie più incredibili di gravidanza plurigemellare, quella della famiglia McCaughey, che nel 1997 ha dato alla luce i primi sette gemelli al mondo.

Le difficoltà di una gravidanza gemellare

Prima di entrare nel dettaglio della straordinaria storia di Kenny e Bobby McCaughey, è importante comprendere le difficoltà associate alla gravidanza gemellare o plurigemellare. Quando una donna è incinta di più di un bambino, la sua gravidanza è considerata a rischio. In genere, le gravidanze gemellari sono più delicate rispetto a quelle singole, a causa del maggiore stress fisico e delle complicazioni che possono verificarsi. Uno dei problemi più comuni nelle gravidanze gemellari è la prematurità. I gemelli tendono a nascere prima del termine delle 40 settimane di gestazione, il che significa che i bambini potrebbero non essere completamente sviluppati. Di conseguenza, potrebbero necessitare di cure neonatali specializzate per garantire la loro sopravvivenza e il loro sviluppo.

Super parto di sette gemelli, come sono diventati oggi (Inran.it)

Inoltre, le posizioni in cui i gemelli si trovano nell’utero possono causare ulteriori difficoltà durante il parto. Alcuni gemelli potrebbero essere presentati in posizioni scomode o rischiose, che possono complicare il travaglio e aumentare il rischio di complicazioni per la madre e per i bambini. Nonostante i progressi della medicina, il parto gemellare è ancora visto come un evento a rischio, che richiede il monitoraggio attento di medici e specialisti per garantire il miglior esito possibile.

La storia straordinaria dei McCaughey

Nel 1997, la storia della famiglia McCaughey ha catturato l’attenzione di tutto il mondo. Kenny e Bobby McCaughey, una giovane coppia dell’Iowa, avevano già una figlia quando, nel corso di una visita di routine, la coppia scopre che la madre era incinta non di due, ma di sette gemelli. La notizia sconvolse la coppia, che si trovò di fronte a una situazione totalmente inaspettata e carica di preoccupazioni. Se già una gravidanza gemellare rappresenta un grande stress per la madre, il concepimento e la gravidanza di sette bambini sembrava un’impresa impossibile. Inoltre, in quegli anni le tecniche per gestire un parto plurimo non erano avanzate come lo sono oggi, quindi l’incertezza era ancora maggiore.

Kenny e Bobby McCaughey dovettero affrontare molte difficoltà durante la gravidanza. La preoccupazione principale era la salute dei bambini e la speranza che, nonostante la difficoltà di portare avanti una gravidanza di tale portata, i piccoli nascessero sani e vivi. La coppia decise di non ricorrere alla riduzione selettiva, una pratica che consiste nel ridurre il numero di feti in una gravidanza plurima per migliorare le probabilità di un parto sicuro, ma purtroppo molto discussa dal punto di vista etico. Optarono invece per un coraggioso e difficile percorso, pregando affinché i loro sette bambini potessero arrivare al termine senza compromettere la salute della madre o dei piccoli.

Il parto e la vita dopo la nascita

La gravidanza di Bobby McCaughey durò ben 31 settimane, un periodo che la maggior parte delle gravidanze gemellari non supera. La donna venne assistita da una equipe medica altamente specializzata che monitorò la sua salute e quella dei bambini. Il parto avvenne tramite cesareo e, il 19 novembre 1997, Bobby diede alla luce sette gemelli, tra cui tre maschi e quattro femmine. Il loro nome divenne famoso: Alexis, Nathan, Kelsey, Brandon, Joel, Casey e Michelle. Furono i primi sette gemelli al mondo ad essere nati vivi e sani, un risultato che segnò una pietra miliare nella medicina ostetrica e che fu celebrato come un vero e proprio miracolo.

Tuttavia, i primi anni di vita dei gemelli McCaughey non furono facili. Due dei sette bambini, Alexis e Nathan, furono diagnosticati con paralisi cerebrale a causa delle complicazioni della prematurità. Per anni, i due bambini dovettero usare deambulatori per muoversi, ma con il tempo sono riusciti a camminare in autonomia. Nonostante le difficoltà fisiche, la famiglia McCaughey ha sempre mostrato un’incredibile resilienza. Tutti i sette bambini sono cresciuti insieme, frequentando la scuola e, in tempi recenti, si sono iscritti al college. Ognuno di loro ha seguito un percorso individuale, ma tutti sono rimasti legati da un legame profondo e speciale, come una vera e propria “squadra”.

In una recente intervista, i sette gemelli hanno dichiarato che, nonostante le difficoltà iniziali, il loro rapporto è unico e speciale. “Siamo tutti migliori amici e siamo davvero grati per il grande dono che la vita ci ha fatto”, hanno affermato.

Magda Cirignano

Laureata in Spettacolo e in Comunicazione presso l'Università degli Studi di Pisa. Scrivere è da sempre una passione e con il tempo ho avuto la fortuna di poterla coltivare attraverso numerose collaborazioni. Parallelamente continuo a investire nella mia formazione partecipando a corsi inerenti sia alle arti performative che la scrittura.