Scopri come prevenire e trattare le infezioni da funghi in gravidanza: cause, sintomi e rimedi naturali per proteggere la tua pelle durante questo delicato periodo.
Durante la gravidanza, la pelle diventa più sensibile e vulnerabile agli attacchi fungini a causa dei cambiamenti ormonali che influenzano il sistema immunitario. Le infezioni micotiche, pur fastidiose, sono abbastanza comuni in questa fase. L’importante – per voi donne – è non farsi cogliere impreparate e soprattutto consultare sempre un ginecologo.
Tra le più frequenti troviamo la Malassezia, che si manifesta con macchie marroni su collo, dorso, spalle e torace; la Candida, che colpisce la cavità orale o le parti intime con sintomi come prurito, rossore e secrezioni; e le dermatofiti o tigne, che si presentano con macchie rosse desquamanti su cuoio capelluto, pancia e piedi, spesso accompagnate da prurito intenso.
Prevenire i funghi della pelle durante la gravidanza: perché è fondamentale
Prevenire è fondamentale, soprattutto per le donne in gravidanza: in primo luogo, è importante evitare il contatto con persone o oggetti contaminati, non camminare a piedi nudi in ambienti umidi come piscine o palestre e prediligere l’uso di indumenti traspiranti in fibre naturali. Anche una corretta igiene è essenziale: asciugare bene la pelle dopo la doccia, prestando attenzione alle pieghe cutanee, e cambiare frequentemente indumenti e calze.
Per chi è predisposto alle infezioni fungine, è consigliato l’uso di detergenti delicati con proprietà antimicotiche, contenenti oli essenziali come tea tree oil o ingredienti come chetoconazolo e climbazolo. In caso di infezione, durante la gravidanza è preferibile adottare rimedi naturali.
Tra i più efficaci vi sono tea tree oil, lavanda, bicarbonato, aceto di mele e oli essenziali di origano e chiodi di garofano. Questi possono essere aggiunti ai prodotti per la detersione quotidiana. In alcuni casi, con il consenso medico, si può ricorrere a farmaci antimicotici topici come clotrimazolo, miconazolo o ketoconazolo. Tuttavia, il ricorso a rimedi chimici va valutato attentamente, privilegiando soluzioni sicure per la mamma e il bambino.
Come riconoscere subito un’infezione fungina
Le infezioni fungine sono generalmente riconoscibili grazie alle loro manifestazioni visibili: macchie, prurito, rossore e desquamazione. La diagnosi è importante per individuare il tipo di fungo e stabilire la terapia corretta. In alcuni casi, il medico potrebbe eseguire un esame microscopico o una coltura della pelle.
Se trascurate, le infezioni fungine possono peggiorare, estendendosi ad altre aree del corpo o causando fastidi persistenti. Inoltre, possono avere un impatto psicologico, specialmente quando colpiscono zone visibili come il viso o le mani.
Anche dopo la guarigione, infine, è importante continuare a prendersi cura della pelle per prevenire recidive. Mantenere la pelle ben idratata, utilizzare detergenti delicati e fare attenzione all’igiene personale aiuta a proteggere le barriere naturali della pelle. Per questa ragione, non sottovalutare questo genere di problemi, soprattutto in gravidanza: oltre che della tua salute, ne va di quella del tuo bambino.