Il pesce fa bene alla salute, basta solo non esagerare: i pesci più sani da portare in tavola

Consumare regolarmente un buon piatto di pesce, ma senza esagerare, è una buona abitudine: quali sono i pesci più sani da portare in tavola?

Pesce fresco in tavola
Pesce fresco in tavola (Inran.it)

Consumare piatti a base di pesce è sicuramente una buona abitudine alimentare. Naturalmente, anche in questo caso, non bisogna esagerare con le quantità, non solo perché alcuni tipi di pesce sono maggiormente grassi, ma anche perché contengono elevate quantità di mercurio. I medici consigliano sempre di consumare pesce, magari in sostituzione della carne.

La carne, infatti, è classificata come “possibilmente cancerogena”, non solo la rossa, ma anche la bianca. Consumare pesce, seppur in dosi limitate, è sicuramente una scelta migliore a livello salutare. Tra l’altro, ci sono tante opzioni di scelta sul tipo di pesce da portare in tavola, l’importante è acquistare alimenti freschi, pescati regolarmente, e che rispettino tutte le normative imposte dalla UE per il commercio. Ma quali sono le specie più salutari e che comportano un minore impatto ambientale?

I pesci migliori da consumare, più salutari e a minore impatto ambientale

Tavola imbandita con pesce e crostacei
Tavola imbandita con pesce e crostacei (Inran.it)

Che cosa rende un pesce più sano di un altro? Bè, prima di tutto, ogni pesce comporta il suo contenuto nutrizionale, il quale ha un certo impatto sulla nostra salute. Alcuni pesci, ad esempio, sono ricchi di proteine, di vitamine del gruppo B, di minerali, come ferro, selenio e zinco. Alcune varietà di pesce sono ricche di grassi Omega 3 e di vitamina D, che favoriscono la salute del cuore, del cervello, delle articolazioni e delle ossa.

Tuttavia, quando si consuma del pesce, di qualsiasi tipo di tratti, occorre fare attenzione alla sua provenienza, al tipo di allevamento o dove è stato pescato. All’interno dei pesci, come accennato, possiamo trovare sostanze nocive, come mercurio, microplastiche ingerite, e molte altre sostanze chimiche. Il mercurio, ad esempio, può danneggiare il sistema nervoso centrale, specie nei bambini piccoli o in quelli ancora nel grembo materno.

Le microplastiche possono influenzare i nostri ormoni, danneggiare il sistema immunitario, generare tumori o problemi di fertilità. I pesci pescati in natura, in generale, sono meno contaminati rispetto a quelli allevati, i quali, specie negli allevamenti intensivi, sono imbottiti di antibiotici e di additivi, per contenere le malattie. Ovviamente, antibiotici e additivi, contaminano anche le acque.

I pesci più salutari, contenenti minori quantità di mercurio e dagli ottimi valori nutrizionali

Come al solito, è bene puntare su un’alimentazione consapevole, evitando di acquistare pesce allevato negli allevamenti intensivi, accertarsi della sua provenienza e dei suoi valori nutrizionali. Lo stesso discorso, naturalmente, vale anche per la carne. Purtroppo, però, ciò che troviamo nei supermercati, e che poi portiamo in tavola, nel 90% dei casi proviene da allevamenti intensivi.

Comunque sia, quali sono le varietà di pesce più sane da consumare? Le sardine sono piccoli pesci ricchi di omega 3, di calcio e di vitamina D. Lo sgombro contiene basse quantità di mercurio, è ricco di acidi grassi Omega 3, e si può consumare cotto in tanti modi diversi. Il salmone è un altro pesce salutare, è versatile e ha un sapore delicato.

E poi troviamo l’aringa, un pesce piccolo e che si riproduce velocemente, ricco di vitamina B12 e di acidi grassi, così come la trota, oppure le acciughe, ottime dal punto di vista nutrizionale, ricche di Omega 3, selenio, e di vitamine del gruppo B. Infine, un buon pesce è il merluzzo, pesce bianco a scaglie, leggero e dal sapore delicato, sicuramente meno contaminato rispetto al tonno.

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