Le patate sono uno degli alimenti base in molte cucine, ma attenzione: se mal conservate o lasciate diventare verdi, possono contenere composti tossici come la solanina.
Le patate sono un alimento di base in molte diete in tutto il mondo, conosciute e amate per la loro versatilità e il loro valore nutrizionale. Tuttavia, se conservate male o esposte alla luce, le patate possono diventare potenzialmente pericolose a causa della formazione di solanina, un composto tossico che si accumula nelle parti verdi del tubero.
Secondo l’University of Idaho Cooperative Extension Service, i tuberi di patata esposti alla luce sviluppano clorofilla, che si manifesta come una colorazione verde sulla superficie. Sebbene la clorofilla sia innocua, il suo aumento è spesso accompagnato dalla presenza di solanina, che può avere effetti dannosi sulla salute umana se consumata in grandi quantità.
La solanina è un alcaloide glicoalcaloide che la pianta produce come meccanismo di difesa naturale per scoraggiare i predatori. Questo composto, che si trova principalmente nella buccia e nei germogli, può avere effetti tossici sul corpo umano. L’ingestione di alte dosi di solanina può portare a sintomi gravi come nausea, vomito, dolori addominali, e nei casi più estremi, problemi neurologici come confusione mentale e allucinazioni.
La concentrazione di solanina aumenta quando la patata viene esposta alla luce e inizia a produrre clorofilla, segno che è cominciata una fase di invecchiamento del tubero. Per questo motivo, è consigliabile conservare le patate in ambienti bui, freschi e asciutti per evitare la formazione di questa sostanza tossica.
Per evitare il rischio di solanina, è importante adottare alcuni semplici accorgimenti: in primis, riponi le patate in un luogo buio, come una dispensa o una scatola chiusa, per prevenire l’esposizione alla luce. La luce infatti favorisce la produzione di clorofilla e di conseguenza l’accumulo di solanina.
L’ambiente ideale per le patate è fresco e asciutto, con temperature tra i 4°C e i 10°C. Temperature più alte favoriscono la germinazione, mentre temperature troppo basse possono alterarne la consistenza. Verifica infine spesso l’aspetto delle patate in dispensa e rimuovi quelle che mostrano segni di germinazione o colorazione verde.
Non è necessario scartare completamente una patata che mostra una colorazione verde. La solanina si concentra principalmente nella buccia e nei germogli, perciò, secondo l’University of Idaho, è sufficiente sbucciare la patata e rimuovere qualsiasi parte verde visibile. Questo procedimento riduce significativamente il contenuto di solanina, rendendo il tubero nuovamente sicuro da consumare. Tuttavia, è consigliabile fare attenzione alla quantità: anche se sbucciata, una patata molto vecchia o marcia potrebbe comunque contenere tracce elevate di solanina.
Un episodio significativo si verificò nel 1969 in una scuola nel sud-est di Londra, dove decine di bambini si ammalarono gravemente dopo aver mangiato patate vecchie. I sintomi includevano nausea, dolori addominali, disturbi visivi, allucinazioni e, in alcuni casi, il coma. L’incidente fu attribuito all’elevata presenza di solanina nelle patate servite alla mensa scolastica, che, invecchiando e germogliando, avevano sviluppato livelli tossici del composto.
Le patate appartengono alla famiglia delle Solanacee, una vasta categoria che include anche pomodori, melanzane, peperoni e alcune piante velenose come la belladonna. Tutte queste piante producono alcaloidi e altri composti per difendersi dai predatori naturali, anche se la concentrazione varia notevolmente tra le diverse specie. Ad esempio, mentre la belladonna è nota per il suo potenziale altamente tossico, le patate coltivate per il consumo alimentare contengono livelli di solanina relativamente bassi, a meno che non siano mal conservate.
Le patate verdi, sebbene non sempre pericolose, rappresentano un rischio potenziale che è meglio evitare. La chiave per prevenire l’accumulo di solanina è una corretta conservazione e un attento controllo. Rimuovere la buccia e le parti verdi è un metodo efficace per ridurre i livelli di solanina, ma per una sicurezza maggiore è meglio evitare di consumare patate troppo vecchie o con segni evidenti di germinazione.