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Schede degli alimenti

Se le patate diventano così, ti conviene non mangiarle: cerchiamo di capirne di più

Pubblicato da
Gabriele Mastroleo

Le patate sono uno degli alimenti base in molte cucine, ma attenzione: se mal conservate o lasciate diventare verdi, possono contenere composti tossici come la solanina.

Le patate sono un alimento di base in molte diete in tutto il mondo, conosciute e amate per la loro versatilità e il loro valore nutrizionale. Tuttavia, se conservate male o esposte alla luce, le patate possono diventare potenzialmente pericolose a causa della formazione di solanina, un composto tossico che si accumula nelle parti verdi del tubero.

Se le patate diventano così, ti conviene non mangiarle (Inran.it)

Secondo l’University of Idaho Cooperative Extension Service, i tuberi di patata esposti alla luce sviluppano clorofilla, che si manifesta come una colorazione verde sulla superficie. Sebbene la clorofilla sia innocua, il suo aumento è spesso accompagnato dalla presenza di solanina, che può avere effetti dannosi sulla salute umana se consumata in grandi quantità.

Il fenomeno della solanina: perché si forma e quando diventa pericolosa

La solanina è un alcaloide glicoalcaloide che la pianta produce come meccanismo di difesa naturale per scoraggiare i predatori. Questo composto, che si trova principalmente nella buccia e nei germogli, può avere effetti tossici sul corpo umano. L’ingestione di alte dosi di solanina può portare a sintomi gravi come nausea, vomito, dolori addominali, e nei casi più estremi, problemi neurologici come confusione mentale e allucinazioni.

Il fenomeno della solanina (Inran.it)

La concentrazione di solanina aumenta quando la patata viene esposta alla luce e inizia a produrre clorofilla, segno che è cominciata una fase di invecchiamento del tubero. Per questo motivo, è consigliabile conservare le patate in ambienti bui, freschi e asciutti per evitare la formazione di questa sostanza tossica.

Conservazione delle patate: come prevenire la formazione della solanina

Per evitare il rischio di solanina, è importante adottare alcuni semplici accorgimenti: in primis, riponi le patate in un luogo buio, come una dispensa o una scatola chiusa, per prevenire l’esposizione alla luce. La luce infatti favorisce la produzione di clorofilla e di conseguenza l’accumulo di solanina.

L’ambiente ideale per le patate è fresco e asciutto, con temperature tra i 4°C e i 10°C. Temperature più alte favoriscono la germinazione, mentre temperature troppo basse possono alterarne la consistenza. Verifica infine spesso l’aspetto delle patate in dispensa e rimuovi quelle che mostrano segni di germinazione o colorazione verde.

Cosa fare se le patate sono diventate verdi

Non è necessario scartare completamente una patata che mostra una colorazione verde. La solanina si concentra principalmente nella buccia e nei germogli, perciò, secondo l’University of Idaho, è sufficiente sbucciare la patata e rimuovere qualsiasi parte verde visibile. Questo procedimento riduce significativamente il contenuto di solanina, rendendo il tubero nuovamente sicuro da consumare. Tuttavia, è consigliabile fare attenzione alla quantità: anche se sbucciata, una patata molto vecchia o marcia potrebbe comunque contenere tracce elevate di solanina.

Un episodio significativo si verificò nel 1969 in una scuola nel sud-est di Londra, dove decine di bambini si ammalarono gravemente dopo aver mangiato patate vecchie. I sintomi includevano nausea, dolori addominali, disturbi visivi, allucinazioni e, in alcuni casi, il coma. L’incidente fu attribuito all’elevata presenza di solanina nelle patate servite alla mensa scolastica, che, invecchiando e germogliando, avevano sviluppato livelli tossici del composto.

Patate verdi: cosa dobbiamo sapere

Le patate appartengono alla famiglia delle Solanacee, una vasta categoria che include anche pomodori, melanzane, peperoni e alcune piante velenose come la belladonna. Tutte queste piante producono alcaloidi e altri composti per difendersi dai predatori naturali, anche se la concentrazione varia notevolmente tra le diverse specie. Ad esempio, mentre la belladonna è nota per il suo potenziale altamente tossico, le patate coltivate per il consumo alimentare contengono livelli di solanina relativamente bassi, a meno che non siano mal conservate.

Le patate verdi, sebbene non sempre pericolose, rappresentano un rischio potenziale che è meglio evitare. La chiave per prevenire l’accumulo di solanina è una corretta conservazione e un attento controllo. Rimuovere la buccia e le parti verdi è un metodo efficace per ridurre i livelli di solanina, ma per una sicurezza maggiore è meglio evitare di consumare patate troppo vecchie o con segni evidenti di germinazione.

Gabriele Mastroleo

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Gabriele Mastroleo