Benefici di un prodotto di uso quotidiano noto per la sua capacità di abbassare la pressione sanguigna, migliorare i livelli di zucchero e ridurre il colesterolo.
Un noto dietista londinese, Tim Spector, che è famoso anche per il suo coinvolgimento nell’app di salute Zoe, ha detto la sua su un prodotto considerato un ‘supercibo’, lasciando emergere le sue opinioni sui benefici e le potenziali insidie di questo all’interno di una dieta equilibrata. Come sottolineato dal dietista, il cui intervento è attraverso un tabloid inglese, il prodotto in questione è l’avena.
L’avena è generalmente nota per i suoi benefici sul controllo della pressione sanguigna e per la sua capacità di regolare i livelli di zucchero nel sangue e colesterolo. Ma non tutte le qualità di questo prodotto sono uguali e bisogna essere consapevoli di quello che si sta mangiando, soprattutto – come abbiamo visto – in caso di gravidanza.
Senza alcun dubbio, tutti noi siamo stati in grado di apprezzare le qualità del latte d’avena e i suoi benefici, ma il dietista fa una serie di osservazioni che sono molto importanti sull’argomento. Distinguendo tra avena istantanea e avena integrale o in crusca, egli fa notare come la versione altamente raffinata dell’avena abbia un contenuto di fibre inferiore rispetto all’avena integrale.
Questo in maniera del tutto evidente incide sui livelli di zucchero nel sangue, mentre per quanto concerne la salute intestinale, Spector consiglia di preferire varietà di avena con un maggiore contenuto di fibre, come la crusca o i fiocchi interi, poiché aiutano a migliorare la salute metabolica rallentando l’assorbimento dei carboidrati.
L’avena raffinata o istantanea, con una quantità inferiore di fibre, è più rapidamente digeribile e può causare un innalzamento più brusco della glicemia, un fattore che può avere un impatto negativo nel lungo termine. In una dieta sana, l’avena va combinata con altri alimenti come yogurt greco e semi per arricchirne i benefici nutrizionali.
Tra le fibre benefiche contenute nell’avena, c’è il betaglucano, che agisce rivestendo l’intestino e rallentando l’assorbimento dei grassi, contribuendo così alla riduzione dei livelli di colesterolo. In ogni caso, si deve sapere che il contenuto di betaglucano varia notevolmente tra i diversi tipi di avena, con l’avena integrale che ne possiede una quantità superiore rispetto a quella istantanea.
Chi consuma avena con regolarità, dovrebbe scegliere la variante biologica, dato che studi recenti hanno rilevato un alto contenuto di glifosato, un erbicida, nell’avena convenzionale rispetto ad altri cereali. In generale, il consumo di cereali integrali, come l’avena, può contribuire a ridurre l’indice di massa corporea e favorire la perdita di grasso addominale.
La presenza di fibre nei cereali integrali, infatti, aumenta il senso di sazietà e rallenta la digestione, influenzando positivamente ormoni come la citochinina, responsabile del senso di pienezza. Il consumo di cereali integrali, infine, riduce l’infiammazione cronica: alcuni studi osservano una significativa riduzione del grasso addominale in soggetti che consumavano cereali integrali.