Cellule staminali per curare il diabete: un nuovo studio fa ben sperare

Un nuovo studio arriva direttamente dalla Cina: ecco la paziente con il diabete di tipo 1 curata attraverso le cellule staminali. 

Diabete e cellule staminali
Cellule staminali: eccole in campo contro il diabete (Inran.it)

Novità nel mondo medico; una donna con il diabete di tipo 1 è stata curata attraverso l’uso di cellule staminali modificate in laboratorio. Sembra essersi delineata una nuova strada per la cura del diabete, un grande passo avanti nel mondo della medicina e della ricerca. Sono le cellule staminali le protagoniste di questa storia, al centro dell’attenzione di tutti i ricercatori da molti anni, date le alte potenzialità.

Nuovo studio sul diabete: ecco l’ingresso delle cellule staminali

Diabete
Ricerca contro il diabete: ecco l’utilizzo delle cellule staminali (Inran.it)

Siamo in Cina dove una donna, affetta da diabete di tipo 1, prende parte da una ricerca che pretende di scoprire nuovi metodi di utilizzo delle cellule staminali. La ricerca è stato coordinato dall’università di Pechino e dalla Nankai University di Tientsin. Nello studio viene riportato come questo risultato abbia avuto successo grazie al trapianto di cellule staminali autologhe (prelevate dal paziente stesso). Le cellule staminali, infatti, sono state modificate e riprogrammate in laboratorio, attraverso una proceduta simile a quella idea dal premio Nobel Shinya Yamanaka. Trasformate in cellule del pancreas e testate sugli animali, sono state successivamente trapiantate nel soggetto diabetico.

La paziente ancora non è guarita, in maniera ufficiale. Infatti, secondo i dati riportati, bisognerà attendere ancora altro tempo per dichiarare la guarigione completa della paziente. Ad oggi, però, il risultato è sconvolgente, infatti già dopo due mesi dall’intervento la paziente non deve più assumere insulina per controllare i livelli di glucosio.

Una nuova ricerca: ecco un nuovo modo per combattere il diabete

La procedura ha avuto grande successo e si è deciso, quindi, di somministrare questa cura anche ad altri due pazienti. Si attendo i dati entro l’anno e, se verranno riscontrati gli stessi risultati del paziente con il diabete di tipo 1, la sperimentazione verrà estesa verso altri 15 volontari. In queste ricerche, ad oggi, si percepisce un grande ottimismo che sembra direzionare il futuro verso un percorso ben delineato e di grande rilevanza scientifica.

Quando la ricerca è stata pubblicata, a catena nel mondo scientifico, si sono avviate una serie di nuovi progetti a supporto. All’università di Shangai, ad esempio, hanno annunciato di aver trapiantato le cellule staminali riprogrammate in un paziente affetto da diabete di tipo 2, liberando, anche lui, dalla necessità di assumere insulina. La Vertex Pharmaceutical di Boston ha avviato, invece, una sperimentazione simile che, però, sfrutta cellule staminali provenienti da embrioni donati alla ricerca. Una macchina scientifica che sembra muoversi in sinergia verso un’obiettivo medico che cambierà la lotta a questa malattia.

Lorenzo Angelini

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