Dalla giornata europea della produzione biologica ai premi per i migliori coltivatori: ecco le novità nel mondo del biologico.
Il 23 settembre si è tenuta la giornata Europea della produzione biologica. Un momento di incontro che punta ad unire cittadini e biologico all’interno di una rete che valorizzi le coltivazioni biologiche. L’iniziativa è stata lanciata nel 2021 dall’Unione Europea e dalla commissione europea per l’agricoltura. Un modo nuovo e diverso per sostenerne la produzione in un contesto europeo molto ricco, che vanta grandi numeri agricoli. Infatti, si conta una superficie agricola bio par a 14,9 milioni di ettari, più del 9% della superficie agricola totale. Una percentuale alta che, nel nostro paese, vanta una superficie ancora maggiore, pari al 17% del totale.
Agricoltura biologica: la giornata europea che valorizza le coltivazioni bio
La giornata europea dell’agricoltura biologica si è conclusa con le parole del commissario per l’agricoltura Janusz Wojciechowski “Il bio rappresenta tutto ciò che ritengo importante nel settore [..], progredire verso un sistema agricolo e alimentare più sostenibile, aumentare la resilienza ai cambiamenti climatici e agli sconvolgimenti della catena di approvvigionamento, costruire opportunità ai piccoli agricoltori, ai giovani agricoltori e alle agricoltrici, e collegare le comunità locali mediante filiere corte e biodistretti”.
Premi, esattamente così. Per valorizzare le figure che compongono questa pratica, sono stati organizzati dei premi in vari settori del mondo della coltivazione bio, distribuiti in Europa. Tutto questo è stato possibile grazie alle centinaia di candidature arrivate alla commissione europea, permettendo di conoscere e mettere a sistema le ottime esperienze agricole bio. Questo lavoro e questi premi, infatti, hanno svolto un ruolo comunicativo importante, sicuramente, ma anche di rete, permettendo a più realtà di conoscersi, oltre che arrivare ad altri consumatori. Conosciamo il vincitore come miglior coltivatore/coltivatrice bio.
Premio miglior coltivatore/coltivatrice: ecco i vincitori
Il premio è arrivato in Germania, nella cooperativa Kartoffelkombinat del coltivatore Benny Schöpf. L’azienda agricola fornisce ogni settimana ortaggi biologici a 2.300 famiglie, promuovendo un sistema virtuoso, alternativo, dando priorità a condizioni di lavoro giuste e pratiche agricole sostenibili. Nel racconto dei coltivatori non si parla soltanto di biologico, ma del valore cooperativo che svolge un ruolo comunitario fra i produttori. Un valore, quindi, che non si esaurisce solo nella produzione biologica, ma continua nella sostenibilità e nelle persone. “sostenibilità ed equità non sono negoziabili”, queste le parole che vengono espresse dalla cooperativa, concentrata nel benessere della natura, dell’ambiente e delle persone.
L’Italia, con il suo 17% di territori agricoli bio, vince anche lei un premio. Infatti la cooperativa agricola Gino Girolomoni ha vinto il premio per la migliore piccola-media impresa di trasformazione agricola. Specializzata nella produzione di pasta biologica, si tratta dell’unica realtà cooperativa biologica in Europa a gestire tutto il processo di produzione e dell’unica filiera 100% italiana garantita equa e solidale. “È il frutto di anni e anni di lavoro, formazione, innovazione, ricerca ed investimenti importanti fatti nel campo del biologico con l’obiettivo di produrre una pasta buona, di qualità e sostenibile” ci spiega Giovanni Girolomoni, ringraziando i suoi genitori per aver creato e pensato a questo progetto già 50 anni prima.
Lorenzo Angelini