Cortisolo: oggi parliamo e conosciamo l’ormone dello stress, sintomi, valori e possibili cure.
Oggi parlare di salute mentale è sempre più comune e i tabù che hanno caratterizzato questi temi sono andati sciogliendosi. Tanti gli studi e le attenzioni che sono state poste su tutti noi e sul nostro vivere quotidiano. Una scelta maturata in un percorso di crescita collettiva, oltre che spinti da un’esigenza. La nostra società, infatti, nasconde grandi demoni: stress, ansia, depressione, nervoso. Stati emotivi e mentali pesanti di un mondo così veloce, meccanizzato ed esigente. Eccoci, quindi, davanti tutto questo con la volontà di sciogliere alcuni tabù parlando dell’ormone dello stress: il cortisolo.
Sembra essere un’affermazione del tutto insensata pensare che lo stress sia frutto di produzioni chimiche all’interno del nostro corpo, ma è così. Ci troviamo davanti alla cruda realtà che ci dimostra quanto il nostro corpo reagisca e risponda ad un mondo come il nostro in termini tutt’altro che congeniali con la società. Una verità con la quale dobbiamo fare i conti, l’idea che il nostro corpo abbia costituito la sua evoluzione su aspetti naturali e non sociali. Quindi perché lo produciamo?
La risposta è proprio nella natura dell’uomo e nella sua evoluzione. Questo ormone viene prodotto da due ghiandole, i Surreni che, di fronte ad uno stato di stress, quindi anche di pericolo, aumentano il cortisolo nel sangue come funzioni difensive. Permette, quindi, che gli apporti energetici non vadano verso tutti gli organi, ma solo verso ciò che serve per rispondere allo stato di stress. Una funzione difensiva che, però, si dovrebbe svolgere in un momento di tempo breve. A spiegarcelo c’è la dottoressa endocrinologa di Humanitas Gradenigo di Torino, Ilaria Messuti.
“quando riceviamo input ripetuti di allarme, di origine fisica o psichica, interni o esterni, i surreni ci forniscono una quota maggiore di cortisolo per aiutarci a superare il momento” ci spiega la dottoressa “Questa fornitura extra è un meccanismo di compenso dell’organismo [… ] chiamato ipercortisolismo funzionale: il cuore pompa il sangue con maggiore efficienza, consumiamo le riserve per darci maggiore energia, si riducono lievemente le difese immunitarie. Utile, ma se lo stress si mantiene a lungo può̀ diventare controproducente”. L’effetto di stress prolungato e di ipercotisolismo funzionale continuativo può avere vari sintomi sul nostro corpo che è essenziale imparare a conoscere.
Rare, ma presenti, sono malattie che non si collegano allo stato di stress, ma ad una produzione di cortisolo erronea da parte dei surreni, in problemi come la sindrome di Cushing o di Addison. In eccesso di stress, invece, abbiamo vari altri sintomi. “innalzare la pressione arteriosa; avere la glicemia un po’ più alta; faticare nel perdere peso; essere più suscettibili alle infezioni; avere maggiore probabilità di ammalarci nel lungo periodo” ci spiega la dottoressa. Quindi, come possiamo constatare questo aumento del Cortisolo?
Se presente una sindrome che identifica una anomala produzione di cortisolo dalle ghiandole, è possibile diagnosticare il problema facendo affidamento alle analisi. Per quanto riguarda lo stress e la produzione eccessiva di cortisolo non sono possibili diagnosi attraverso analisi e altri tipi di attrezzature mediche. In questi casi, infatti, completando la panoramica di sintomi che costituisce l’eccesso di cortisolo, è possibile fare una valutazione clinica del problema. Anche parlando di cure, come per la diagnosi, non esistono cure mediche farmacologiche. Preso atto dei sintomi e del problema è importante agire sul nostro quotidiano, le nostre abitudini e le nostri fonti di stress per poter ripristinare la nostra produzione di cortisolo in maniera ordinata.
“Vediamo diversi livelli di gravità, a seconda che si parli di iperproduzione patologica da parte dei surreni o di ipercortisolismo funzionale. Sono lo specchio del fatto che il cortisolo” ci spiega la dottoressa Ilaria Messuti “è un ormone che agisce su tutto il nostro organismo, condizionando metabolismo, funzioni cerebrali e psichiche, infiammazione, e così via”. Tra i sintomi più comuni troviamo: Aumento di peso soprattutto nel viso e nella pate centrale del corpo; problemi di sonno; ipertensione; glicemia alta; calo di energia; acne o pelle arrossata; difficoltà di concentrazione; fatica; irritabilità; ansia e/o depressione; riduzione del desiderio sessuale; problemi intestinali. Nel caso in cui i sintomi siano molto importanti è essenziale farsi visitare per escludere anche altri aspetti sanitari che possono sussistere.
Lorenzo Angelini