Ogni volta che cucinavo combattevo la nausea per i cattivi odori sul tagliere: mia madre mi ha spiegato come farli sparire

È uno degli utensili più utilizzato in cucina, ma anche uno di quelli che accumula più germi e cattivi odori. Ecco come pulire al meglio il tagliere.

cattivi odori del tagliere
Come eliminare cattivi odori e batteri dal tagliere (InRan.it)

Se c’è un utensile da cucina particolarmente utilizzato questo è il tagliere. La normativa HACCP, acronimo inglese che va ad indicare tutta la filiera dei controlli che permettono di monitorare tutta quella parte di filiera che si occupa della distribuzione di alimenti, bevande e annessi prodotti di utilizzo così da tutelare la salute dei consumatori. Secondo questa normativa prescrive che i taglieri utilizzati in cucina siano realizzati con materiali idonei al contatto con gli alimenti.

Per questo motivo i taglieri da cucina possono essere prodotti solo con determinati materiali, plastica e legno soprattutto, e nel primo caso anche con colori specifici per i diversi alimenti che possono entravi in contatto (esempio i bianchi per i latticini, il rosso per la carne e così via). Ma una volta garantita la qualità del prodotto sta poi a noi consumatori gestirne la durata nel tempo e, ancor più, la manutenzione che impedisca la contaminazione dei cibi. Per questo motivo è importantissimo pulire il tagliere. Le linee guida consigliano, a seconda dell’utilizzo, una pulizia ogni due settimane o al massimo una volta al mese. Tuttavia a seconda del materiale con cui è fatto il tagliere è bene utilizzare prodotti piuttosto che altri.

Come pulire il tagliere da cucina, cosa fare e gli errori da evitare

pulire il tagliere
Il limone è uno dei prodotti naturali migliori da usare (InRan.it)

Il problema dei taglieri è che entrando a contatto con tanti alimenti e tutti diversi tra di loro ne assorbono gli odori; a lungo andare questi impregnano il materiale di cui è fatto e può risultare difficile, come nel mio caso, il suo utilizzo considerando che questi odori poi si disperdono nell’ambiente.

A seconda del materiale con cui è fatto un tagliere ci sono prodotti più o meno specifici da utilizzare. Ad esempio, per un tagliere in legno si sconsiglia il lavaggio in lavastoviglie, diverso il discorso se il tagliere è in plastica; il pvc è un materiale resistente che bene riesce a resistere alle alte temperature dell’elettrodomestico. Ma nel caso in cui non si abbia la lavastoviglie o il tagliere sia in legno nessuna paura anche il lavaggio a mano è consentito, anzi consigliato in ogni caso, e con rimedi naturali davvero efficaci.

Rimedi naturali che sono consigliati rispetto all’utilizzo di sgrassatori o in generale di detersivi perché potrebbero anche questi impregnare il piano.

Il trucco perfetto per la pulizia del tagliere

Che si tratti di un tagliere in legno o in pvc il trucco di pulizia migliore è quello di utilizzare sale e limone. Basta distribuire una cospicua manciata di sale sul piano del tagliere e cominciare a strofinare con un limone tagliato a meta. Il primo assorbirà gli odori ed eliminerà le macchie, mentre l’agrume -ampiamente utilizzato nelle pulizie domestica– avrà soprattutto funzione disinfettante e smacchiante.

Una volta strofinato per bene, si dovrà poi risciacquare con acqua calda.

Il consiglio sulla manutenzione

Una volta acquistati i taglieri sono sempre belli lucidi, ma con il tempo e i tagli questa lucidità va perduta; un buon modo per mantenere più a lungo il tagliere è quello di lucidarlo con un po’ di olio di semi di lino. Basta impregnare un batuffolo di cotone da strofinare poi sulla superficie del tagliere e il gioco è fatto.

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