Muore dopo aver mangiato una zucca: forte la reazione allergica. Come capire quando non possiamo ingerire un alimento

Una donna di 32 anni è morta a causa di una forte reazione allergica alla zucca, ma si può imparare a capire cosa evitare di mangiare?

Come trattare allergie alimentari
Le allergie alimentari si possono tenere sotto controllo con farmaci antistaminici o, in casi gravi, con l’adrenalina (Inran.it)

Si chiamava Marta Bianco Mannino la donna di 32 anni morta a causa di una forte reazione allergica alla zucca. Il tragico fatto è avvenuto a Salzano, in provincia di Venezia, dove Marta viveva assieme al marito William Benjamin Mannino. La corsa in ospedale dopo aver accusato forti dolori all’addome non è valsa a nulla, poiché lì la donna è morta tragicamente.

A stabilire la causa della morte è stata poi l’autopsia effettuata sul corpo, che ha messo in evidenza il ruolo fatale svolto dal pasto a base di zucca consumato la sera prima. In molti si sono chiesti se la donna fosse consapevole della sua grave allergia, soprattutto poiché da quanto ricostruito era stata lei stessa a preparare il piatto che le è risultato fatale.

Allergie agli alimenti, sintomi e cause

Fiale di epinefrina
L’adrenalina può bloccare uno shock anafilattico in caso di allergie gravi (Inran.it)

Le allergie, però, a volte possono giocarci dei brutti scherzi e un alimento che abbiamo sempre consumato in tranquillità potrebbe un giorno rivelarsi problematico. A questo punto, dunque, viene spontaneo chiederci: è possibile riconoscere i sintomi e la causa di un’allergia alimentare nel momento in cui sta avvenendo? E soprattutto: come dobbiamo comportarci in caso di reazioni allergiche?

Per rispondere al primo quesito facciamo innanzitutto un elenco dei sintomi che più comunemente si presentano in caso di allergie. Formicolio o prurito in bocca, orticaria, gonfiore, difficoltà a respirare, dolori addominali, vertigini e stordimento sono alcuni esempi. In caso di allergie gravi, tali sintomi possono verificarsi anche ingerendo un piccolo quantitativo del cibo a cui siamo allergici.

E addirittura portare a uno shock anafilattico, i cui sintomi più evidenti sono gonfiore alla gola con conseguente difficoltà respiratoria, calo improvviso della pressione sanguigna, tachicardia, vertigini, stordimento o anche svenimento.

Cosa fare quando si è allergici a un cibo

Di fronte a queste evenienze, dunque, come dobbiamo comportarci al fine di evitare conseguenze anche gravi? La prima cosa da fare in caso di sintomi di shock anafilattico è chiamare i soccorsi al numero unico di emergenza 112. In ospedale i medici potranno somministrare dell’adrenalina, al fine di bloccare la reazione allergica.

L’adrenalina, inoltre, è disponibile anche in fiale, che i pazienti affetti da gravi allergie possono portare sempre con sé in caso di shock anafilattici non previsti. Non sempre infatti è facile evitare il contatto con gli allergeni, ad esempio nel caso in cui parti o residui di essi finiscano inavvertitamente all’interno dei piatti che mangiamo.

Per questo è importante leggere accuratamente le etichette degli alimenti e informare le persone in caso di allergie particolarmente gravi. In questo modo non staremo in allerta soltanto noi, ma anche chi abbiamo intorno, riducendo il rischio di incorrere in gravi shock anafilattici.

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