Viene morsa da un ragno violino ma soltanto dopo si accorge che l’animale le ha salvato la vita: un racconto che ha dell’incredibile.
Si tratta di una storia vera, quella che proviene dall’altra parte dell’emisfero terrestre e più precisamente dagli Stati Uniti d’America, laddove la vita è piuttosto frenetica, come i Paesi occidentali ma non senza colpi di scena, anche nella più classica quotidianità. La protagonista dell’incredibile racconto è una donna, di anni 54, nativa del “Oklahoma”, uno stato del Midwest. Era uscita di casa per andare a fare compere e spese giornaliere, come di consueto, ma un ragno le ha morso una parte del corpo.
La corsa in ospedale per la 54 enne del Midwest (Stati Uniti d’America) è stata piuttosto turbolenta, dato che il morso del ragno si faceva sentire. Ma Sabrena Jones aveva scelto di temporeggiare e la decisione di raggiungere le corsie del nosocomio si è verificata solo successivamente e in seguito ad una reiterazione insopportabile del dolore. Il bruciore persisteva da più di 24 ore ma un controllo tra le corsie del pronto soccorso era quasi inevitabile. Da quel momento lì, una volta accorsa in ospedale, Sabrena si è incredibilmente accorta che il morso dell’animale in realtà ha contribuito ad allungarle la vita da un triste destino, che secondo lei sembrava ormai segnato, nel giro di pochi giorni.
Non è stato un episodio come gli altri quello vissuto dalla signora, Sabrena Jones, nativa degli Stati Uniti d’America e con trascorsi da casalinga e amante della natura. Probabilmente è dai ramoscelli d’albero o dalle rigogliose piantagioni in giardino, che quel terribile morso del ragno violino aveva avuto un impatto significativo nella vita di tutti i giorni della 54 enne dell'”Oklahoma”. L’arrivo in ospedale però ha riservato alla protagonista dell’incredibile storia, qualcosa di inverosimile. L’attacco dell’aracnide non le è stato fatale, bensì determinante per la scoperta di una massa tumorale nella zona del rene. La diagnosi dei medici è stata a dir poco sorprendente: il male incurabile era arrivato addirittura al terzo stadio e Sabrena a tal proposito non sapeva nulla. Fortuna volle che quel giorno, mentre si recava in giro a fare la spesa, indossava dei pantaloncini corti e lasciava campo libero all’animale di intervenire con un ipotetico e letale morso. Ma di letalità o fatalità non fu, anzi Sabrena in cuor suo si è sentita di “ringraziare” l’animale per averle salvato la vita, nonché di lanciare un messaggio indiretto ai suoi lettori, che la prevenzione per la salute è al primo posto, soprattutto raggiunta una certa età.