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Alimenti e Nutrizione

Mangia un cheeseburger: questa ragazza era “quasi morta” e vi spieghiamo perché

Pubblicato da
Gabriele Mastroleo

Una ragazza era “quasi morta” dopo aver mangiato un cheeseburger e lancia un avviso urgente sulle allergie: fate molta attenzione.

Una giovane donna ha vissuto una terribile esperienza che potrebbe essere collegata a un cheeseburger acquistato da McDonald’s, che le ha causato uno shock anafilattico. L’episodio si è verificato nel Regno Unito ed è stato raccontato sui tabloid britannici. La giovane ha iniziato a sentire la gola chiudersi, sviluppando rapidamente una reazione allergica grave che ha richiesto un immediato intervento medico.

Mangia un cheeseburger e quasi muore (Inran.it)

A quel punto Beth McIntosh – questo il nome della ragazza -ha deciso di iniettarsi un EpiPen, ovvero un autoiniettore di adrenalina, ma sembrava non essere in grado di riprendersi. Le sue condizioni sono rimaste critiche, con la necessità di essere ricoverata in ospedale, dove ha subito una nuova reazione allergica, anche se di natura secondaria, che però l’ha costretta a una lunga convalescenza.

Potenziali tracce di arachidi nella senape: così la ragazza ha rischiato la vita

Poco prima del ricovero della ragazza, la Food Standards Agency (FSA) aveva emesso un avviso riguardo alla potenziale contaminazione di prodotti a base di senape con tracce di arachidi: si cerca ora di stabilire il nesso tra questi due eventi. Questa contaminazione è stata attribuita a un produttore in India, e la FSA ha esortato le persone allergiche alle arachidi a evitare alimenti contenenti senape.

Cheeseburger killer (Inran.it)

Questo, hanno spiegato le autorità britanniche in materia di sicurezza alimentare, fino a quando non saranno identificati con precisione i prodotti coinvolti. McDonald’s, in risposta all’accaduto, ha dichiarato di essere sicura che la sua senape non sia stata interessata dal problema, rassicurando i clienti sulla sicurezza dei propri prodotti. Al contempo, ha spiegato di non poter garantire su noci e arachidi.

La preoccupazione della giovane donna per un possibile choc anafilattico

Ha sottolineato infatti come difficilmente si riuscirà a stabilire se questi prodotti della nota catena siano completamente privi di allergeni. Si tratta di una posizione che ha lasciato Beth molto turbata. La donna, profondamente scossa dall’episodio, ha espresso la sua preoccupazione per la sicurezza alimentare, spiegando che senza EpiPen a disposizione, forse avrebbe avuto conseguenze più gravi.

Infine, ha descritto l’esperienza come estremamente spaventosa e ha sottolineato quanto poco ci sia voluto per scatenare una reazione così grave. A questo punto, la donna ha voluto ancora una volta rimarcare la necessità di una maggiore consapevolezza e attenzione verso le allergie alimentari, sia da parte dei consumatori che delle catene alimentari.

I rischi dell’allergia alle arachidi

La reazione allergica alle arachidi può portare a gravi conseguenze, anche perché l’arachide è una delle principali cause di reazioni allergiche gravi, soprattutto nei bambini, spesso provocando anafilassi anche in piccolissime quantità. La maggior parte delle persone allergiche reagisce alle proteine stabili presenti nelle arachidi, indipendentemente dal fatto che siano crude, tostate o cotte.

In tanti hanno sempre messo l’obesità tra le conseguenze più gravi del consumo di cibo fast-food, invece tocca fare attenzione anche alle persone comuni, così come bisogna pure capirne di più prevalentemente nell’infanzia e spesso dura tutta la vita, con sintomi che variano da lievi irritazioni a gravi shock anafilattici. Nelle scorse ore, vi abbiamo raccontato di un altro grave caso di reazione allergica.

Gabriele Mastroleo

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Gabriele Mastroleo