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Alimenti e Nutrizione

Quello che mangiamo contribuisce a farci sentire bene: come scegliere i cibi giusti

Pubblicato da
Vanessa Zagaglia

Quello che mangiamo contribuisce a farci sentire meglio e ad accrescere il benessere: come scegliere i cibi giusti in base alle nostre necessità.

Come l’alimentazione incide sul benessere (Inran.it)

Siamo quello che mangiamo. Un detto famosissimo che è esemplificativo non solo di una massima ormai comunemente accettata, ma anche di quello che dovrebbe essere uno stile di vita condiviso: mangiar bene per mantenersi in salute ed essere la versione migliore di noi stessi.

Non è un segreto, del resto, che vi siano determinate categorie di alimenti che fanno particolarmente bene al nostro corpo. E che, in un’ottica di sana alimentazione, non dovrebbero mai essere tagliate fuori.

Per quanto concerne altre categorie di cibi, invece, dovremmo porre maggior attenzione e selezionare gli alimenti con il massimo dell’accuratezza. Consapevoli che non tutti i cibi sono salutari e benefici per il corpo.

Fatta questa doverosa premessa, cerchiamo di comprendere come dovrebbe essere impostata una routine alimentare corretta e bilanciata. Quali cibi, cioè, privilegiare se desideri che il tuo “sentirti bene” cominci proprio dall’alimentazione.

Alimentazione salutare: quali cibi prediligere per sentirsi bene e in salute

Come si compone un piatto bilanciato (Inran.it)

Un’alimentazione bilanciata e sana è un toccasana non solo per il nostro fisico, ma per la nostra salute a 360° (anche quella dei capelli, che non ti aspetteresti mai essere così tanto legata al nutrimento).

Volendo approfondire quelle che sono le regole per mangiar sano, il primo parere che ti riportiamo è quello di Concetta Montagnese dell’Istituto di scienze dell’alimentazione del Cnr: “Gli alimenti che promuovono e mantengono il benessere dell’organismo sono i macronutrienti fondamentali, grassi, carboidrati e proteine, accompagnati da micronutrienti, vitamine e minerali, fibre e fitocomposti“.

Nella fattispecie, come evidenziato anche dagli esperti dell’Università di Harvard, vi è una rappresentazione estremamente efficace del “piatto del mangiar sano”. Ogni pasto, sottolineano i professionisti della nutrizione, dovrebbe contenere almeno due o tre alimenti di origine vegetale – frutta e verdura -, che andranno a comporre la metà del piatto.

Il motivo è molto semplice: si tratta di alimenti che garantiscono un corretto apporto di nutrienti, fibre e fitocomposti, sostanze indispensabili per via della loro funzione antiossidante. In aggiunta, specifica Montagnese, questa ripartizione “accresce il senso di sazietà e riduce il carico glicemico“.

I cereali, dal canto loro, devono costituire 1/4 del piatto, come avevamo già provveduto ad indicarti in questo articolo. Meglio se scelti nella loro versione integrale, in maniera tale che essi fungano da apporto anche di crusca, fibra, vitamine e minerali.

Le proteine, infine, devono costituire l’altro quarto del piatto che rimane da riempire (la metà, come già specificato, andrà completata con frutta e verdura). “Sono un macronutriente essenziale che va consumato con regolarità – osserva Montagnese -. La raccomandazione è di scegliere proteine sane: pesce, uova, pollame, legumi“.

Mangiare sano per favorire il benessere: quali cibi andrebbero evitati

Da un lato le regole per mangiar sano e comporre nella maniera migliore un piatto bilanciato, dall’altro gli alimenti che, in un’ottica di benessere e di salute generale del corpo, andrebbero consumati con parsimonia.

Va limitato, ricorda l’esperta, il consumo di cereali raffinati, ma anche l’abuso di prodotti come latte e derivati, che “non possono essere consumati oltre le due o tre porzioni al giorno“.

In aggiunta, conclude Montagnese, va assolutamente circoscritto anche l’acquisto dei cosiddetti grassi “cattivi” (saturi), che sono contenuti in elevate quantità nella carne rossa e nei formaggi stagionati, così come nel burro.

In ultimo, rammenta, va limitato l’abuso di zuccheri, che potrebbe comportare il rischio di contrarre problematiche come “obesità, sovrappeso, insorgenza di malattie croniche come diabete di tipo 2, ma anche malattie dell’apparato cardiovascolare“.

Vanessa Zagaglia

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Vanessa Zagaglia