Poche nascite in Italia nel 2023. Oltre a cause socio-economiche si evidenzia anche quella della fertilità: scopriamo cosa sta succedendo nel nostro Paese.
A malapena 379mila bambini nati nel 2023. In Italia, l’anno passato ha segnato l’ennesimo record negativo per quel che concerne le nascite: l’undicesimo di fila dall’ormai lontano 2013.
Come tradurre questo dato? I fattori che potrebbero essere chiamati in causa sono parecchi. Da un lato, la denatalità è incrementata dal calo del numero di donne in età riproduttiva (per via dell’invecchiamento della popolazione). Dall’altro si evidenzia invece una contrazione della fecondità, e cioè del numero di figli per donne in età riproduttiva.
Basti pensare a un dato che, rispetto a tanti altri, può essere preso come riferimento in relazione al fenomeno: in Italia, il numero medio di figli per donna, dagli anni Sessanta in avanti, è sceso da 2.70 del 1964 all’1.20 del 2023.
La domanda che rimane da porci, a fronte di uno scenario di questo genere, è la seguente: quali sono le cause che hanno portato ad una denatalità sempre più accentuata? Le ragioni, in sostanza, che spingono sempre più donne – o forse sarebbe più corretto dire coppie – a non mettere al mondo figli?
Denatalità, il 2023 ha segnato l’ennesimo record negativo in Italia: le cause
Che la situazione, in Italia, fosse sulla via di un lento e progressivo peggioramento lo metteva nero su bianco anche l’ultimo rapporto Istat. E le problematiche che si celano dietro alla denatalità, come spiega Pasquale Bilotta (direttore del centro Fecondazione assistita Alma Res di Roma), non solo legate esclusivamente a condizioni di carattere economico-sociale.
Certo, l’aumento del costo della vita, l’inflazione e la pressoché totale assenza di servizi cuciti su misura per le famiglie non potrebbe non incidere. Ciò nonostante, rimarca Bilotta, a pesare sono anche problematiche di natura differente: in primis il riscontro – sempre più frequente – dell’infertilità.
“Secondo le stime dell’Iss – spiega l’esperto – in Italia il 15% delle coppie è infertile: una condizione che può dipendere sia dalla donna che dall’uomo“. Cosa si intende con infertilità? “Il mancato raggiungimento – prosegue – della gravidanza dopo un anno di rapporti regolari e non protetti“.
Uno scenario, quello appena descritto, che ha molteplici ragioni alla base. Da un lato il fattore età, e cioè il fatto che si cerchi di avere un figlio ad un’età sempre più alta, con una percentuale di fertilità che, a 40 anni, è di circa il 20% in meno rispetto a quella che si riscontra a 25.
Se a ciò si sommano abitudini non sane, come l’abuso di alcol, fumo, ma anche il consumo di cibi non salubri e il fatto di trascurare, invece, quanto sia importante alimentarsi in maniera corretta (qui per scoprire la lista di ciò che dovresti consumare ogni giorno), il quadro non fa che peggiorare.
Vi sono, poi, altre motivazioni a monte di problematiche come l’infertilità. Motivazioni che, seppur all’apparenza potrebbero sembrare di minore importanza, in realtà sono da attenzionare tanto quanto quelle appena elencate.
Benessere e fertilità: ti spieghiamo perché le due cose sono collegate
Non ci sarebbe neanche bisogno di specificarlo, ma che lo stress sia tra i fattori più invalidanti nella routine che reiteriamo ogni singolo giorno è un fatto ormai risaputo. Lo stress, come in qualunque altro settore, incide parecchio anche quando si tratta di infertilità.
In modo particolare, come riferiscono gli esperti, i cosiddetti ormoni dello stress – cortisolo e adrenalina – vengono prodotti in maggiori quantità in corrispondenza di periodi particolarmente difficili per la persona. Questo, ovviamente, può avere pesanti ripercussioni in termini di fertilità.
In che senso? Se lo stress viene alleviato – in questo articolo troverai alcuni consigli su come impostare una routine mattiniera sana -, il flusso sanguigno agli organi riproduttivi aumenterà. Di conseguenza, anche la probabilità di riuscire ad avere un bambino.