Quando le donne aspettano un bambino, è importante interrogarsi sull’alimentazione e su cosa sia corretto o meno mangiare.
Tra i frutti e tutti i prodotti che ci regala l’autunno, non possono mancare i cachi. Non solo sono frutti molto succosi e saporiti, ma fanno anche molto bene alla nostra salute. Ma quando si parla di alimentazione durante i mesi della gravidanza, bisogna fare attenzione a cosa si può mangiare e a ciò che sarebbe meglio evitare, le precauzioni non sono mai abbastanza. Per questo oggi, ho pensato di parlarti dei cachi. Vediamo un po’ se consumarli o meno durante la gestazione.
Mangiare cachi durante la gravidanza: sì, ma con qualche piccolo accorgimento
I cachi sono una fonte ricca di energia naturale e nutrienti, motivo per cui vengono spesso consigliati in diverse situazioni, come per chi pratica sport o ha bisogno di una carica di energia. Ma in gravidanza il loro consumo richiede alcune precauzioni e soprattutto moderazione.
I cachi sono un frutto altamente energetico: 100 grammi di cachi forniscono circa 65 calorie, principalmente derivanti dagli zuccheri naturali, che forniscono una rapida fonte di energia. Questi frutti sono ricchi di vitamine e minerali essenziali, tra cui troviamo la vitamina C, importante per rafforzare il sistema immunitario, e la vitamina K, che favorisce la coagulazione del sangue e contribuisce alla salute delle ossa, prevenendo l’osteoporosi.
Grazie al loro contenuto di fibre, i cachi hanno proprietà lassative e aiutano a mantenere la regolarità intestinale. Questa caratteristica può essere utile per chi soffre di stitichezza, un problema abbastanza comune durante la gravidanza.
È però importante consumare cachi ben maturi, poiché quelli acerbi contengono tannini che possono avere un effetto astringente, potenzialmente peggiorando la stitichezza. In gravidanza, i cachi possono essere un buon alleato per diverse ragioni. Essendo ricchi di antiossidanti come carotenoidi, beta-carotene e criptoxantina, aiutano a proteggere l’organismo dallo stress ossidativo e a mantenere la pelle e gli occhi sani.
Inoltre, grazie alla presenza di fitosteroli, possono contribuire a ridurre l’assorbimento del colesterolo intestinale, il che è particolarmente utile in un periodo in cui le donne possono essere più soggette a variazioni dei livelli lipidici.
Il loro elevato contenuto di acqua aiuta anche a mantenere idratato l’organismo e favorisce la diuresi, riducendo il gonfiore tipico della gravidanza. Inoltre, i cachi contengono minerali come il potassio, che supportano la funzione muscolare e possono contribuire a ridurre i crampi, un sintomo comune durante la gestazione.
Come abbiamo già anticipato, nonostante i numerosi benefici, i cachi devono essere consumati con moderazione durante la gravidanza. Il loro alto contenuto di zuccheri li rende poco adatti per le donne che soffrono di diabete gestazionale o insulino-resistenza.
In questi casi, il loro consumo dovrebbe essere limitato o evitato, per non aggravare la gestione della glicemia. Inoltre, chi soffre di obesità o deve seguire una dieta ipocalorica dovrebbe considerare il loro apporto calorico e preferire porzioni ridotte.
Un’altra precauzione riguarda il loro effetto lassativo: sebbene sia un vantaggio per chi soffre di stipsi, un consumo eccessivo può causare o peggiorare episodi di diarrea o problemi digestivi.
I cachi possono essere inclusi in una dieta bilanciata durante la gravidanza, apportando numerosi benefici grazie al loro contenuto di vitamine, minerali e antiossidanti. Però è fondamentale consumarli con attenzione, evitando quelli acerbi e moderando l’assunzione per prevenire picchi glicemici o effetti indesiderati a livello intestinale.
Noi consigliamo di consultare il proprio medico di fiducia al fine di avere delle indicazioni alimentari personalizzate e mirate in base al proprio stato di salute. Ciò vale sempre e soprattutto durante il periodo delicato della gravidanza, in cui l’alimentazione è un fattore importantissimo per la salute di mamma e bambino.
