Pesticidi in frutta e verdura: la nuova decisione dell’UE

È arrivata, nei giorni scorsi, un’importante decisione del Parlamento Europeo per bloccare alcuni prodotti che contenevano residui di pesticidi vietati.

Pesticidi
Pesticidi, la decisione del Parlamento Europeo (Inran.it)

Le autorità dei vari Paesi si battono da anni per evitare l’utilizzo di pesticidi nel settore agricolo in modo da salvaguardare l’ambiente e la salute dei consumatori e dei lavoratori. Le decisioni a riguardo sono state innumerevoli nel corso degli ultimi tempi ed una è arrivata proprio di recente da parte del Parlamento Europeo.

L’Ue, difatti, ha respinto due proposte che erano giunte sul tavolo dalla Commissione Europea che permettevano la presenza di residui di tre pesticidi vietati all’interno degli alimenti importati nel Vecchio Continente. Questi prodotti agroalimentari, dunque, verranno bloccati e non potranno arrivare nell’Unione Europea.

Pesticidi nei prodotti agroalimentari: la decisione del Parlamento Europeo

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Pesticidi nei prodotti agroalimentari, la decisione dell’Ue (Inran.it)

Una decisione importante quella presa dal Parlamento Europeo nei giorni scorsi in merito alla presenza di pesticidi nei prodotti agroalimentari. È stata, difatti, respinta, con una maggioranza schiacciante, la proposta di importare prodotti che contenevano residui di tre importanti pesticidi vietati nei Paesi Ue.

La votazione, dunque, ha imposto il divieto di importazione per questi alimenti per i quali era stata chiesta una sorta di “tolleranza”, considerate le basse percentuali di residui dei tre pesticidi in questione, nonostante fossero già stati vietati negli stati membri. Una richiesta, per tutelare i consumatori, respinta con oltre 515 voti a favore.

I pesticidi “bloccati” dall’Ue sono, come riporta la redazione de Il Corriere della Sera, carbendazim, thiophanate-methyl e cyproconazole che avrebbero, secondo vari studi, effetti nocivi, anche cancerogeni, sulla salute dei consumatori, ma anche quella dei lavoratori che stanno a stretto contatto con tali sostanze pericolose, un’esposizione anche di diverse ore al giorno. Sulla presenza di pesticidi era stata fatta un’indagine da Il Salvagente, che di recente ha parlato anche di quelli presenti nell’acqua.

L’aspetto economico della decisione

Oltre a tutelare i consumatori, i membri del Parlamento Europeo, attraverso il veto di questi prodotti, hanno cercato di tutelare la concorrenza degli agricoltori europei. Questo perché, gli agricoltori dell’Unione Europea hanno costi più elevati per la produzione dovendo rispettare le leggi ed i divieti in vigore in materia di pesticidi. L’importazione dei prodotti per i quali sono stati utilizzate le sostanze chimiche avrebbe, dunque, creato uno squilibrio nel mercato ed una concorrenza sleale.

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