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Alimenti e Nutrizione

Etichette alimentari, fondamentali per mangiare bene: perché imparare a leggerle correttamente

Pubblicato da
Marco Spartà

Quando si acquista un prodotto alimentare, è consigliato leggere l’etichetta che riporta tutte le informazioni: i motivi.

I rincari che si sono registrati negli ultimi anni, ma anche un’attenzione maggiore alla salute, hanno portato i consumatori ad essere più meticolosi per quanto riguarda gli alimenti da acquistare. In molti, difatti, prima di collocare un cibo nel carrello, controllano l’etichetta e quanto riportato.

Etichetta cibo, perché è importante controllarle (Inran.it)

Questa ci permette di verificare la scadenza, la provenienza e gli ingredienti dei vari prodotti presenti sugli scaffali dei supermercati. Il controllo, dunque, consente di sapere cosa si porta sulle tavole, ma anche evitare sprechi alimentari, una pessima abitudine, purtroppo, ancora assai diffusa. Vediamo a cosa prestare attenzione quando si legge un’etichetta.

Etichette alimentari, perché è importante controllarle

I più attenti alla forma fisica e ad evitare gli sprechi alimentari, prima di acquistare un prodotto durante la spesa al supermercato, si soffermano a leggere le etichette. Si tratta di una scelta corretta, dato che in questo modo si possono verificare le informazioni sul prodotto.

Alimenti, è sempre consigliato verificare le etichette (Inran.it)

La prima è sicuramente quella legata alla scadenza. Essendo a conoscenza del termine entro cui consumare il cibo in questione, si ha contezza di quando consumarlo ed è possibile evitare di doverlo poi gettare dopo pochi giorni. Oltre alla scadenza, sull’etichetta è possibile verificare gli ingredienti presenti nel prodotto ed i suoi valori nutrizionali, informazioni importanti per chi è attento alla salute e alla linea. Molto spesso, difatti, si crede che alcuni cibi “leggeri” siano privi di grassi, zuccheri aggiunti, sale o sodio, ma in realtà non è così.

Ingredienti, come zuccheri e sale in eccesso, difatti, potrebbero impedirci di perdere peso, nonostante un regime alimentare che crediamo sano e possono anche aumentare il rischio di patologie, come l’ipertensione o il diabete. Il sodio che, nei prodotti confezionati può essere presente in forme differenti, come ad esempio il glutammato monosodico, potrebbe, invece, contribuire alla ritenzione idrica incrementando la sensazione di gonfiore.

Le porzioni e le calorie

Un altro aspetto da tenere in considerazione, leggendo le etichette è quello che riguarda i valori nutrizionali del prodotto. Questi vengono riportati per “porzione”, sarà, dunque, necessario moltiplicare i valori indicati per la quantità indicata per la quantità che consumiamo. Per fare un esempio, può capitare, difatti, di acquistare una confezione di un determinato alimento da 300 grammi, ma i valori sono per una “porzione da 100 grammi”. Se consumiamo tutta la confezione, bisognerà moltiplicare i valori per 3. Lo stesso vale per le calorie indicate, per cui gli esperti raccomandano di non superare il fabbisogno giornaliero.

Marco Spartà

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Marco Spartà