Sei incinta e non hai mai contratto la toxoplasmosi? Ecco la lista dei cibi dai quali devi tenerti categoricamente alla larga.
I nove mesi di gravidanza, stando alle testimonianze delle mamme stesse, sono tra i più belli nella vita di una donna. Sentire una vita che cresce di giorno in giorno nella pancia, ascoltarne ogni minimo movimento, ogni cambiamento, è un’emozione che poche altre esperienze sono in grado di eguagliare.
Un periodo, quello dei nove mesi di gestazione, non soltanto tra i più sconvolgenti che si possano sperimentare, ma anche tra i più delicati. Quando una donna attende un figlio, la lista di pericoli dai quali deve guardarsi attentamente si moltiplicano a dismisura.
Malattie, infezioni, ma anche il più comune sintomo influenzale, se non curato con le dovute precauzioni, può trasformarsi in un potenziale rischio per il feto.
Tra le malattie più pericolose per una donna in gravidanza, di certo, avrai sentito parlare innumerevoli volte della toxoplasmosi. Se però le tue conoscenze in materia dovessero fermarsi qui, è giunto il momento di approfondirle con un articolo specifico.
Prima di analizzare la lista dei cibi dai quali tenersi alla larga, nel caso in cui una donna in gravidanza non abbia mai contratto la toxoplasmosi in vita sua, cerchiamo di approfondire la genesi di questa malattia.
Si tratta di una patologia che può essere contratta in una condizione di particolare stress immunitario, tipica del periodo della gestazione. La toxoplasmosi, come spiega un approfondimento di Humanitas, altro non è che “un’infezione causata dal Toxoplasma gondii che si trasmette generalmente a partire dai gatti e poi, in maniera indiretta, attraverso altri animali“.
I rischi, in questo frangente, sono soprattutto per la salute del feto. Contrarre la toxoplasmosi mentre si aspetta un figlio, infatti, potrebbe arrivare a causare aborti spontanei, ma anche problemi di natura mentale sul piccolo stesso.
Nonostante la toxoplasmosi, quindi, si contragga solo in particolari condizioni di fragilità delle nostre difese immunitarie, non sono da sottovalutare i rischi che essa potrebbe causare al bambino che cresce nella pancia di una donna che arrivi a svilupparla.
Di cibi “proibiti”, in gravidanza, se ne sente spesso parlare. In un precedente articolo ci eravamo interrogati sui rischi del consumare le patate quando si aspetta un figlio. Se ci riferiamo alla toxoplasmosi, tuttavia, l’attenzione che dobbiamo porre nei confronti degli alimenti aumenta vertiginosamente.
In primo luogo, la malattia si evita cuocendo tutti i cibi che consumiamo, in maniera tale da uccidere il parassita che la veicola. È da bannare, dunque, il consumo di carne cruda, specie quella di manzo, maiale e agnello, ma anche insaccati, salumi e carpacci.
Lo stesso tipo di discorso deve essere fatto con i vegetali. I quali, per scongiurare ogni rischio, andrebbero consumati solo previa cottura. Se proprio non riuscite a rinunciare ad una porzione di insalata, tuttavia, dovrete procedere al lavaggio della stessa tramite prodotti come l’amuchina.
Altro tipo di alimento che andrebbe evitato è il latte crudo non pastorizzato, il cui consumo è fortemente sconsigliato per le donne in gravidanza.
Quanto al pesce crudo, la questione è parzialmente differente. Il rischio, in questo frangente, non è di contrarre la toxoplasmosi, ma infezioni batteriche di altra natura (salmonella e Listeria).