E’ certamente una sfida ardua, ma non impossibile: alcuni stanno tentando la via dell’eliminazione drastica dello zucchero per 14 giorni. Sai cosa succede all’organismo?
A far nascere quello che è diventato un vero e proprio trend grazie ai social è stato Luca Veronese, esperto in strategia bruciagrassi contro il metabolismo lento. Ha deciso di guidare le persone in una sfida adatta a chi è realmente realmente motivato: l’eliminazione completa degli zuccheri per 14 giorni consecutivi. Ha mostrato cosa accade all’organismo nel corso di questo processo.
Analizziamo quanto accaduto a chi ha accettato il compito e ha deciso di seguire i consigli di Luca. Le testimonianze parlano chiaro: non è una cosa affatto semplice. Le difficoltà sorgono soprattutto i primi due giorni, quando iniziano a farsi sentire i sintomi dell’astinenza: appaiono mal di testa, irritabilità ed un fortissimo (quasi incontrollabile) desiderio di dolci. Ma perché succede? Spieghiamolo scientificamente: il cervello è abituato a ricevere dopamina dagli alimenti zuccherati. Questa costituisce una forma di gratificazione immediata. All’improvviso, se ne ritrova privato. Eppure, è fondamentale resistere a questo primo periodo di voglia intensa.
Appena superate le difficoltà iniziali, il corpo inizia ad adattarsi utilizzando altri substrati energetici al posto degli zuccheri. Questo processo attiva la lipolisi e consente al corpo di liberare gli acidi grassi accumulati e utilizzarli come combustibile. Proprio in questa fase si avvia un’importante riduzione del senso di fame e si stabilizzano i livelli glicemici nel sangue.
Eliminare lo zucchero comporta una diminuzione della resistenza all’insulina (causata proprio da un consumo costante ed elevato di zuccheri, che impedisce alle cellule di assorbire correttamente quelli presenti nel sangue). Migliorando la resistenza all’insulina, vanno a ridursi anche i rischi legati alla glicemia alta e si favorisce un equilibrio ormonale ottimale (a tal proposito, vedi quali sono gli errori di che aumentano il livello di zuccheri nel sangue).
I risultati sono evidenti già dalla prima settimana: si potranno perdere dai 3 ai 7 kg di peso, calo dovuto principalmente alla perdita di liquidi trattenuti dall’eccessivo consumo di alimenti ad alto indice glicemico. Tuttavia, oltre all’acqua sarà eliminato anche il grasso corporeo. La seconda settimana porterà con sé un miglioramento dell’aspetto della pelle dovuto alla stabilizzazione dei livelli ormonali. In aggiunta, l’equilibrio glicemico comporta anche una maggior lucidità mentale poiché non ci saranno più momenti di affaticamento post pasto.
Non finiscono qui i benefici: oltre al miglioramento delle funzioni cognitive, la riduzione dello zucchero comporterà un lavoro di prevenzione di condizioni di demenza ed Alzheimer associate spesso ad uno stile alimentare poco salutare e ricco di glucosio. Infine, la diminuzione dell’infiammazione sistemica porta anche benefici cardiovascolari grazie all’abbassamento dei livelli pressori nei soggetti ipertesi e un maggior equilibrio lipidico per via della riduzione dei trigliceridi nel sangue.
Ovviamente, la mancata assunzione di zuccheri equivale ad un regime alimentare drastico non fattibile per periodi troppo prolungati: è importante essere seguiti da un professionista che aiuti ad eliminare ogni fonte zuccherina ed integrare con magnesio, potassio e vitamine, utili a supportare il metabolismo nel corso di questa fase. Anche intraprendere un’attività fisica può inviare degli stimoli all’organismo nella produzione di dopamina, in precedenza ottenuta con il consumo di dolci.