Sai perché dovresti mangiare più fichi d’India? Guarda che effetti possono avere su di te

Decisamente troppo sottovalutati: dovremmo tutti iniziare a mangiare più fichi d’India. Gli effetti che hanno sul corpo sono stupefacenti. 

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Fichi d’India, quanti benefici per la salute (Inran.it)

Il fico d’India è un frutto esotico che apporta tantissimi benefici a chi lo consuma con regolarità. E’ ricco di proprietà benefiche, seppur non privo di controindicazioni. Conosciamolo più a fondo e capiamo in che modo può apportare un contributo per migliorare la salute di ognuno.

Si tratta di molto di più di semplici frutti dal sapore dolce. L’ampia percentuale di nutrienti che i fichi d’India contengono, li rendono un frutto di grande spessore preferito da chi è più attento alla salute e al benessere fisico nonché consigliato da medici e nutrizionisti per sopperire a delle carenze nutrizionali. Da diversi secoli sono ormai apprezzati anche per l’incredibile potere lassativo e drenante. Andiamo ad analizzarli più nel dettaglio.

Fichi d’India, perché sono frutti “miracolosi”

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Cosa succede a chi mangia regolarmente fichi d’India (Inran.it)

Nonostante si chiamino “fichi d’India”, questi frutti sono originari del Messico. Grazie alla loro forte capacità di adattarsi anche a climi più caldi e secchi, a terreni poveri purché soleggiati e privi di gelate, è molto comune trovare le piante che prosperano nel Mediterraneo, sia in Italia che in Spagna. In luoghi come Sicilia e Malta, addirittura, sono diventate un simbolo paesaggistico.

I frutti della pianta del fico d’India sono commestibili e persino le stesse foglie vengono utilizzate in diverse preparazioni culinarie. Oltre ad essere estremamente gustosi, i fichi vantano un alto contenuto di fibre ed acqua, pertanto sono celebri per favorire il transito intestinale ed essere ottimi alleati contro la stitichezza. Compiono un’azione diuretica che porta all’eliminazione delle tossine e al mantenimento della salute dei reni, contrastando la formazione di calcoli.

Tra i benefici legati al consumo regolare di fichi d’India, abbiamo anche la capacità di ridurre il colesterolo cattivo, proteggendo cuore e sistema circolatorio. Le fibre contribuiscono a rallentare l’assorbimento di zuccheri e grassi, quindi sono ideali in una dieta volta a controllare il peso e l’iperglicemia. Questo li rende amici anche di chi soffre di diabete. Inoltre, polifenoli e flavonoidi presenti nei fichi d’India compiono un’azione antiossidante rallentando l’invecchiamento delle cellule e prevenendo malattie neurodegenerative.

Al contrario, occhi aperti alle possibili controindicazioni (vedi cosa comporta l’assunzione in gravidanza) e, in caso dovessero presentarsi una di queste problematiche, interrompere subito il consumo dei fichi d’India: sono sconsigliati per chi soffre di grave stipsi o diverticolosi perché i semini presenti nel frutto possono causare o peggiorare blocchi intestinali o infiammazioni. Nonostante sia rara, è possibile anche l’allergia ai fichi d’India: le reazioni possono includere sintomi come gonfiore delle labbra, della lingua e della gola, pizzicore, vomito o dissenteria.

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