Salumi e insaccati: facciamo chiarezza, anche se non tutti lo sanno non sono la stessa cosa, ecco la differenza.
Quando si tratta di alimentazione non tutti sono preparati, in alcuni casi infatti c’è chi ancora non ha capito la differenza tra chi segue una dieta vegana o vegetariana. Per non parlare di comprendere cosa siano i macro- nutrienti, picchi glicemici, e i cibi considerati più sani. Insomma a volte si fa una grande confusione, ciò capita anche quando si parla di prodotti comuni, come ad esempio i salumi e gli insaccati. Molte persone infatti potrebbero pensare che siano la stessa cosa, ma in realtà non è così, vediamo di fare chiarezza.
I salumi in cucina sono molto utilizzati, si tratta principalmente di salame, prosciutto, tacchino eccetera, si usano per farcire panini, sandwich, torte salate o addirittura per condire la pasta. Non si tratta proprio di un ingrediente dietetico e in alcuni casi è anche sconsigliato consumarli ad esempio chi è in gravidanza non può mangiarli tutti. Tra gli insaccati troviamo ad esempio la coppa, la salsiccia e la mortadella. A fare la differenza tra i due prodotti, sarebbe il processo di lavorazione, i salumi insaccati si differenziano da quelli che non lo sono, per le carni con cui vengono prodotti.
Per gli insaccati infatti si trita la carne e successivamente viene rinchiusa in un sacchetto di origine naturale, in alcuni casi si usa anche il budello dello stesso animale. Molte aziende stanno utilizzando involucri sintetici per rendere il prodotto più sicuro a livello igienico sanitario. La carne degli insaccati inoltre, durante la lavorazione viene conciata con vari ingredienti come spezie, sale e erbe aromatiche, che rendono il prodotto ancora più saporito. Per ottenere un insaccato, in genere viene usata il pezzo di carne migliore, come la coscia o altro. Dopo aver disossato la carne e averla pulita dagli scarti, si trita. In questo modo, come abbiamo detto, si producono principalmente salami, soppressate, cotechini e salsicce.
I salumi non insaccati, sono salumi fatti con pezzi interi, in genere viene quasi sempre utilizzata la coscia, il prezzo che viene scelto si cosparge di sale grosso, che svolge la funzione di asciugare la carne dall’acqua presente nel muscolo. Il prodotto viene stagionato e se ne aumenta la conservabilità. Gli animali utilizzati per questo scopo sono suini, bovini, ma anche ovini e volatili. Da questo processo infatti si può ottenere il prosciutto cotto, il guanciale, la fesa di tacchino, la bresaola e molto altro. A fare la differenza oltre alla materia prima utilizzata è la stagionatura, è proprio in questo periodo di riposo infatti che il salume andrà a fissare il proprio sapore. Un salume più stagionato sarà più buono, in genere più sarà stagionato e più alto sarà il prezzo.