Prove allergiche: scopri quando è il momento di farle nei bambini, tutti i consigli degli esperti per non sbagliare.
Per capire se un bambino ha delle allergie, è importante osservarlo, il soggetto allergico infatti ha un sistema immunitario che reagisce in maniera diversa contro alcune sostanze, che normalmente sono innocue. Queste sostanze sono definite allergeni e possono trovarsi sia nel cibo, che nell’ambiente. Le cause possono essere molteplici, a giocare un ruolo fondamentale è la predisposizione genetica, e in alcuni casi ereditaria. Ci sono però anche dei fattori ambientali che influiscono sull’insorgenza del problema. Secondo alcuni, ad influire potrebbe essere addirittura la maggiore igiene in cui vivono i bambini oggi come oggi nei primi anni di vita, rispetto al passato.
Allergie nei bambini, sintomi e caratteristiche
Quando un bambino è allergico, presenta alcuni sintomi che possono variare, i più comuni sono la rinite, la diarrea, il vomito, l’asma e le irritazioni cutanee. Un tipo di manifestazione molto grave è l’anafilassi, questa condizione potrebbe diventare addirittura fatale. Di solito si verifica in seguito alla puntura di insetti o all’ingestione di determinati alimenti come gli arachidi, la reazione è così violenta da poter mettere in pericolo la vita del bambino.
Nelle allergie, il sistema immunitario ha una reazione che generalmente è immediata, i sintomi infatti compaiono in breve tempo. Nel caso delle intolleranze alimentari, non è coinvolto il sistema immunitario ma possono esserci motivazioni legate alla mancata capacità dell’organismo di metabolizzare alcuni componenti, come ad esempio nel caso del lattosio. I test allergici infatti non giocano alcun ruolo nella diagnostica delle intolleranza, ma sono importanti per constatare un’allergia.
Prove allergiche nei bambini, come funzionano i test
Tra i metodi più diffusi per individuare un’allergia, troviamo i Prick test, sono indicati per individuare un’allergia di tipo 1 e si effettuano applicando delle gocce con gli estratti dell’allergene di cui si vuole testare l’allergia. In seguito la cute viene punta in corrispondenza della gocciolina dopo 15 minuti avviene la lettura del test. Si osserva la reazione del soggetto, per effettuare una lettura corretta è necessario eseguire un controllo negativo con acqua distillata e un controllo positivo con una goccia di istamina.
Se la reazione con il controllo dovesse essere negativa, il test non è affidabile, il soggetto infatti con una reattività cutanea specifica, non è affidabile potrebbe infatti star assumendo antistaminici o cortisone. Nel caso di test positivo sarà possibile invece testare diversi allergeni inalati, alimentari e alcuni principi attivi farmacologici. Può essere eseguito il prick by prick, e troviamo poi i patch test ideali per analizzare la cute, test di eliminazione e provocazione orale.