Non ne avevo mai sentito parlare, ma una volta assaggiati li ricompro sempre: tu li conosci questi alimenti?

Alimenti poco noti, ma che per me sono, ormai una carta vincente. I miei ospiti? Vogliono sapere di tutto su questi cibi.

Zuppa
Non ne avevo mai sentito parlare, ma una volta assaggiati li ricompro sempre: tu li conosci questi alimenti? (Inran.it)

Quando ci prepariamo a consumare il cibo, l’obiettivo è sempre uno: restare contenti di ciò che abbiamo mangiato. Il più delle volte, per non deludere le aspettative, si procede scegliendo le stesse pietanze, ma così si rischia di non conoscere mai nuovi sapori. Sedersi a tavola per qualcuno è un vero viaggio, fra piatti della tradizione, ma anche fra nuove squisitezze culinarie.

Proprio per la paura di buttarsi nell’assaggio di nuovi cibi, si perdono potenziali eccellenze che potrebbero veramente lasciarci di stucco. L’obiettivo di oggi è quello di parlarvi di alcuni alimenti che in pochi conoscono ma, che vi assicuriamo meritano veramente un posto sulle nostre tavole, a fine articolo potrete giudicare voi stessi e siamo sicuri che ce ne sarà qualcuno che andrete ad acquistare.

Alimenti poco noti ma che per me fanno la differenza

Lampascioni
Lampascioni, uno dei cibi non troppo conosciuti assolutamente da provare (Inran.it)

Nel corso della mia vita, forse spinta dalla poca curiosità, ho preferito non assaggiare alcuni alimenti, ma per fortuna poi è avvenuto il cambio di rotta e alcuni li ho voluti provare, inutile dirvi che, ormai, diversi sono diventati per me un vero cavallo di battaglia che utilizzo per preparare pranzi e cene e puntualmente i commensali mi chiedono: ma di cosa si tratta?

A fine serata mi chiedono praticamente tutto del prodotto e io sono felice di spiegargli i dettagli. Il mio obiettivo è quello di condividere con voi quali sono questi alimenti che ormai in dispensa non mancano più. Sono sicura che di molti non avrete mai sentito parlare. Se siete pronti possiamo perderci in questo incredibile viaggio tra i sapori, ancora poco noti. Ovviamente se siete amanti della tradizione, non potete perdervi la ricetta di questa pasta.

Iniziamo subito. Quanti di voi hanno sentito parlare dei lampascioni? Per chi non lo sapesse si tratta di una pianta, ma va ricordato che il bulbo è la parte commestibile. Il suo gusto amarognolo lo rende un contorno unico, specie se si vogliono accompagnare alcuni tipi di carne. Come vanno cotti? Affinché si perda un poco dell’amaro è fondamentale, lasciarli in ammollo con acqua fredda e poi procedere con la normale cottura, si può pensare di sbollentarli in acqua e sale. Sono versatili e possono essere conditi con olio, peperoncino, prezzemolo e qualche goccia di aceto.

Altri alimenti che ho scoperto e a cui non rinuncio più

Al secondo posto troviamo il seitan, noto con il nome “carne di grano”, ma da cosa deriva? Dal glutine o da altri cereali. La preparazione è veramente semplice: procurate un 1kg di farina manitoba setacciata e 600 grammi di acqua. Mescoliamo, ma prestando attenzione la pasta dovrà essere senza grumi. Terminata questa fase, riempiamo un contenitore con acqua fresca e lasciamo a riposo tutto per circa otto ore. Trascorso il tempo necessario, sciacquiamo sotto l’acqua il panetto, passaggio che ci consentirà di rimuovere l’amido e avvolgiamo all’interno di un canovaccio, è fondamentale che venga fissato con lo spago perché andrà messo in una pentola con brodo vegetale. Arricchiamo il piatto con le spezie che più amiamo. Dopo circa un’ora e mezza la nostra prelibatezza sarà pronta per essere cucinata in padella.

Passiamo adesso agli Azuki un piatto che amo spesso cucinare, si tratta di legumi e nello specifico di fagioli, ma dalle dimensioni ridotte. Unico accorgimento? Prima di cucinarli in acqua bollente è fondamentale lasciarli in ammollo per una notte intera. Il giorno seguente ci si può sbizzarrire e decidere cosa preparare, io vi suggerisco una buonissima zuppa.

Dal Sudamerica arriva il topinambur, si parla di un tubero, che ormai da anni è anche coltivato in Italia. Gli amanti del carciofo non possono fare a meno di provarlo, il motivo il gusto molto simile. Si può scegliere di lessarlo o di preparare un saporito purè arricchito da spezie. Passiamo adesso a dei molluschi poco noti, in alcune zone del Bel Paese, ovvero le moeche, chi è delle zone di Venezia le avrà assaggiate. Come vanno cotte? Fritte e devono essere accompagnati da un buon bicchiere di vino. Queste pietanze, ormai fanno parte dei miei alimenti preferiti e vi assicuro che li preparo con molta frequenza.

Gestione cookie