Il super potere dell’invisibilità l’abbiamo visto nei film e letto nei libri di fantascienza, ma oggi un team di scienziati sembra vicino a questa possibilità: i dettagli
Il progresso scientifico e tecnologico accompagna l’umanità nel suo sviluppo e nel nostro tempo le accelerazioni in questo campo sono davvero impressionanti. Tutto viaggia a velocità incredibile e in poco tempo le scoperte rivoluzionano concetti e pensieri che pensavamo irrinunciabili sino a poco prima.
La fantascienza ha sempre proiettato sulle pagine dei libri o delle pellicole cinematografiche le speranze e le aspirazioni degli uomini che immaginano quello che potrà essere in un prossimo futuro proiettandoci in mondi dove l’impossibile può accadere prima di quello che si poteva credere. E molte delle innovazioni che sono state solo immaginate possibili qualche anno fa ora sono realtà, confermando che nulla è impossibile o quasi e che l‘ingegno umano non ha davvero limiti.
Il progresso scientifico consente di avanzare molto più velocemente rispetto a qualche tempo fa poiché le nuove tecnologie permettono di sviluppare più rapidamente esperimenti e approcci un tempo inimmaginabili. Oggi, per esempio, l’avvento dell‘Intelligenza Artificiale ha aperto nuove e impensabili possibilità in tutti gli ambiti per avanzare nel progresso, offrendo all’ingegno umano un’arma in più per sviluppare tecniche e tecnologie all’avanguardia.
Un’esempio del progredire della scienza ce lo offre un team di ricercatori della Stanford University che stano lavorando ad un progetto che ha del fantascientifico. Si tratta della possibilità per la scienza di arrivare a “vedere” attraverso la pelle l’interno del corpo umano, aprendo così una miriade di applicazioni che potrebbero rivoluzionare il settore delle diagnosi mediche, innalzando il livello di capacità di prevenzione e cura.
Poter vedere attraverso la pelle umana è davvero una tecnica all’avanguardia che potrebbe rivoluzionare il mondo della medicina e della prevenzione delle malattie. La pubblicazione sulla prestigiosa rivista scientifica “Science” dei risultati di questa ricerca è davvero strabiliante. Il gruppo di ricercatori della Stanford University, capitanato dal professore Guosong Hong, ha sviluppato una tecnica che consente di rendere “invisibile” la pelle, attraverso l’uso di un colorante alimentare.
Hanno concentrato le ricerche su come la luce interagisca con i tessuti biologici colorati, capendo che è la dispersione ha causare l’opacità di essi e che ognuno ha un indice di rifrazione diverso che devìa l’onda luminosa che lo colpisce.. Per ovviare a ciò e rendere trasparente il materiale biologico era necessario far coincidere i diversi indici di rifrazione. Per ottenere questo risultato hanno utilizzato un colorante alimentare chiamato tartrazina che di fatto con le sue molecole strutturate per corrispondere agli indici di rifrazione impedisce la dispersione della luce, rendendo trasparenti i tessuti epidermici.
I test effettuati, prima su sottili fettine di pollo e poi sui topi da laboratori hanno dato risultati sorprendenti e molto incoraggianti. Il pollo è diventato trasparente e la pelle dei topi, dopo essere stata delicatamente strofinata con il colorante, ha rivelato i sottostanti vasi sanguigni. Naturalmente si tratta di un processo reversibile che prevede la rimozione del colorante tramite un semplice lavaggio che riporta la pelle allo stato di opacità originale.
Si pensa quindi che una soluzione iniettabile possa garantire una più approfondita visione all’interno degli organismi animali, aprendo quindi ad un’infinità di applicazioni possibili. Dalla semplice individuazione delle vene per fare un prelievo di sangue. L’autore principale dello studio il ricercatore Zihao Ou sta studiando proprio le potenzialità di diversi coloranti che possano essere utilizzati per le loro proprietà ottiche. Lo strumento utilizzato per la ricerca è l’elissometro, un vecchio strumento che consente di avere una previsione delle proprietà ottiche dei coloranti.
Le applicazioni di questa scoperta nella medicina diagnostica sono davvero innumerevoli, considerando la scoperta di tumori, di lesioni, monitoraggio di disturbi, miglioramento delle tecniche laser, oggi applicabili solo superficialmente a livello epidermico e via dicendo. Poter vedere gli organi interni nel corpo umano è naturalmente un enorme vantaggio a livello diagnostico e curativo. Ad oggi non è stata ancora avviata la sperimentazione sulla pelle umana ma il traguardi è sempre più vicino.