Sangue dal naso nei bambini, che cosa dicono gli esperti e come intervenire, tutte le informazioni per non farsi cogliere impreparati.
La perdita di sangue dal naso nei bambini, è un evento molto comune, il 60% dei bambini ha avuto almeno un episodio di questo tipo entro i 10 anni, in genere si risolve sempre spontaneamente senza necessità di cure o accertamenti specifici. L’età più frequente in cui ci sono queste perdite, è tra i 3 e gli 8 anni sono più rari episodi nei bambini con meno di 2 anni.
Nel più del 90% dei casi, è da ricondursi alla regione anteriore del setto nasale, e in quella zona infatti che si trova una fitta rete di capillari è una mucosa sottile, per questa ragione si tratta di una zona particolarmente vulnerabile. Molti genitori si domandano come mai il sanguinamento avvenga di frequente. Ciò dipende generalmente da piccoli traumi causati dal raffreddore, dall’abitudine di infilarsi le dita nel naso, o dall’uso prolungato di spray nasali. In alcuni casi potrebbe anche influire la secchezza dell’aria respirata, dunque gli episodi si verificano maggiormente in inverno.
Sangue dal naso dei bambini, cosa fare quando accade
Alcune volte la perdita di sangue, potrebbe avvenire anche durante il sonno tuttavia anche in questo caso le cause sono le medesime. Nel momento in cui dovesse accadere un episodio del genere, è consigliato tranquillizzare prima di tutto il bambino è opportuno farlo sedere con la schiena dritta, e non sdraiarlo il cavo dovrà essere flesso in avanti evitando che il sangue scenda in gola dove potrebbe stimolare il vomito.
È consigliato comprimere energeticamente per almeno 10 minuti la punta del naso tra il pollice e l’indice, in questo modo i capillari verranno bloccati e sarà favorita la coagulazione locale. Una volta effettuata questa manovra se il sangue dovesse riprendere a fuoriuscire, potrebbe essere necessario far soffiare il naso al bambino, in modo tale che espella l’eventuale coagulo.
Sangue dal naso nei bambini, tutti i consigli
Quando fuoriesce del sangue dal naso dei bambini, è meglio evitare di introdurre l’ovatta imbevuta di acqua ossigenata nella narice sanguinante. Se il flusso dovesse essere così insistente, tuttavia potrebbe essere il caso di recarsi al pronto soccorso, dove probabilmente il medico si occuperà di inserire il tampone all’interno della narice sanguinante. L’ovatta potrebbe danneggiare una mucosa particolarmente fragile, ed irritare ulteriormente. Se i sanguinamenti dovessero essere frequenti, è comunque consigliato sottoporre il bambino ad una mini valutazione specialistica approfondita. Potrebbe infatti dipendere anche da cause più rare, tra cui malattie allergiche, lesioni vascolari o malattie onco- ematologica.