Le pentole antiaderenti sono molto gettonate nelle cucine italiane ma anche questi possono bruciarsi: ecco come eliminare le incrostazioni
Anche per gli più appassionati ed esperti in cucina, capita di scottarsi. Questo avviene, nella maggior parte dei casi, per via della distrazione. Le ustioni, sono quindi all’ordine del giorno. Sappiamo bene che in questi casi bisogna agire tempestivamente, immergendo la mano scottata sotto l’acqua fresca. Ma non solo, un altro rimedio, secondo gli esperti, sono i mirtilli. Molte persone, per limitare incidenti come questi hanno sostituito le padelle in acciaio con quelle antiaderenti.
Queste sono davvero performanti, ma non solo. Solitamente non si graffiano, quindi non mettiamo a repentaglio la nostra salute. Tuttavia, anche queste possono bruciarsi, soprattutto in caso di distrazione. Per pulirle possiamo puntare ad ingredienti naturali, quindi accantonare i detersivi commerciali che sono costosi e chimici. Gli ingredienti naturali che utilizzavano i nostri nonni sono efficaci ed innocui sia per l’ambiente che per la nostra salute. Inoltre, nella maggior parte dei casi li abbiamo in casa. Ecco quale di questi ha potere sulle bruciature delle padelle, in modo da eliminare le incrostazioni.
Come eliminare le incrostazioni dalle padelle: la soluzione sta nei rimedi naturali
Le pentole e padelle antiaderenti sono un alleato prezioso in cucina, grazie alla loro capacità di evitare che il cibo si attacchi. Tuttavia, il rivestimento in teflon che le rende così efficaci è anche estremamente delicato e può graffiarsi facilmente se non viene trattato con cura. Per questo motivo, è importante sapere come pulire correttamente questi strumenti per mantenerli in perfette condizioni e farle durare più a lungo.
Se la pentola antiaderente è diventata scura, esiste un metodo semplice per farla risplendere. Basta riempirla con due bicchieri d’acqua e due cucchiai di bicarbonato di sodio. Questo è un toccasana anche in lavatrice: ecco in che modo. Mescolare bene il tutto e riscaldare a fuoco basso per almeno 15 minuti. Una volta trascorso questo tempo, bisogna svuotare la pentola. Se le macchie persistono, si può ripetere il processo oppure passare a un trattamento più intensivo.
Per quelle macchie che sembrano impossibili da rimuovere, bisogna puntare sull’ammollo. Basta riempire il lavello con acqua calda, aggiungere un cucchiaio di bicarbonato di sodio e mezzo cucchiaino di detersivo per piatti sgrassante. Dopo aver mescolato il tutto, bisogna immergere la pentola e lasciarla in ammollo per almeno 15 minuti. Successivamente, utilizzare una spugnetta morbida per strofinare delicatamente la superficie fino a rimuovere tutti i residui di cibo bruciato. Sciacquare poi con cura e, se necessario, ripetete l’operazione.
L’ultima fase della pulizia prevede un trattamento più lungo ma efficace. Dopo aver asciugato completamente la pentola, bisogna riempirla con acqua, e aggiungere un cucchiaio di sale grosso e un cucchiaio di bicarbonato, e portate il tutto a ebollizione. Una volta raggiunta l’ebollizione, spegnere il fuoco e lasciare la pentola riposare per 24 ore. Il giorno successivo, procedere con una pulizia finale utilizzando una spugnetta morbida. La pentola tornerà a brillare, pronta per essere utilizzata in tante altre preparazioni.
Come proteggere le pentole antiaderenti
Per proteggere il rivestimento antiaderente della pentola fin dal primo utilizzo, è consigliabile eseguire una semplice procedura. Versare un goccio d’olio extravergine d’oliva sul fondo della pentola e distribuirlo uniformemente con un pezzo di carta assorbente. Riscaldate la pentola a fuoco basso per qualche minuto e poi eliminare l’eccesso dell’olio con la carta. Questo passaggio aiuterà a proteggere la superficie antiaderente da eventuali danni durante le cotture successive.