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Microbot nel corpo umano, non è più solo “da film”: cosa accadrà da gennaio 2025

Pubblicato da
Simona Contaldi

Potrebbe essere una rivoluzione a dir poco incredibile e quasi fantascientifica, eppure è tutto vero: cosa sta succedendo nella scienza

Microbot nel corpo umano, non è più solo “cosa da film”: cosa accadrà da gennaio 2025 (inran.it)

Potrebbe sembrare quasi la trama di un film fantascientifico uscito negli anni 2010 per quanto potrebbe apparirci incredibile. Eppure, come tutti noi ben sappiamo, negli ultimi anni la scienza e la tecnologia stanno facendo dei passi da gigante e soprattutto stanno superando ogni giorno sempre di più i propri confini e limiti.

Ed è proprio per questo motivo che oggi possiamo davvero parlarvi di una possibilità che appare più concreta che mai, ovvero la possibilità di impiantare dei microrobot nel corpo umano. Ma com’è possibile? Per saperne di più, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.

Rivoluzione scientifica, cosa potrebbe succedere

Microbot nel corpo umano, non è più solo “cosa da film”: cosa accadrà da gennaio 2025 (inran.it)

A dare inizio a questo incredibile e anche ambizioso progetto è stata, nello specifico, la Scuola Superiore Sant’Anna che si trova a Pisa: il nome del progetto, nello specifico, I-BOT, ovvero Implantable microroBOT. Al momento non si può parlare ancora di nulla di concreto, in quanto in realtà il progetto in questione avrà inizio solo nel corso del mese di gennaio 2025 e soprattutto i tempi previsti non sono brevi. Sono stati previsti almeno cinque anni per la realizzazione di questo esperimento e soprattutto un investimento economico corrispondente a ben 1,5 milioni di euro. 

L’obiettivo, nello specifico, è quello di poter riuscire a sviluppare la prima generazione di microrobot impiantabile. In questo modo, è stato spiegato, sarà possibile riuscire a navigare in modo controllare e soprattutto non più invasivo il corpo umano. Ad aiutare, per quanto riguarda il finanziamento, la scuola è l’European Research Council. Come possiamo ben immaginare, insomma, questo progetto potrebbe rappresentare una vera e propria svolta nel mondo della robotica medica e soprattutto potrebbe aprire uno scenario nuovo e sorprendente per tutti noi. 

I passi in avanti di questo progetto

Insomma, appare sin da subito chiaro che il progetto in questione sia tutt’altro che semplice o di facile realizzazione. Ma il cuore della questione è senza dubbio quello di poter aprire una nuova strada da percorrere per quanto riguarda l’unione innovativa ed efficace della tecnologia e della medicina. In tutti questi anni, infatti, l’obiettivo principale della ricerca si è sempre concentrato sul rilascio di farmaci o di terapie che potesse aiutare cellule o tessuti specifici.

Con l’introduzione di questo nuovo metodo e progetto, però, potremmo assistere non solo a una vera e propria rivoluzione ma anche a un cambiamento di paradigma fondamentale. Con questi microrobot, infatti, potremmo tutti noi avere nuove possibilità per quanto riguarda procedure mediche come suture o riparazioni di tessuti. Nello specifico, per la realizzazione di questi microrobot, vi sarà l’unione di ultrasuoni e campi magnetici. 

Simona Contaldi