Impegnativa medica: occhio cambia la durata della validità, rischi di andare alla visita e non poterla fare

Cambia la durata delle prescrizioni del medico: l’impegnativa ha ora una scadenza più breve che i pazienti devono rispettare.

cambiano tempi prescrizione
Impegnativa del medico: i tempi per prenotare la visita sono cambiati – Inran.it

È stata introdotta una modifica alla validità delle ricette mediche in alcune regioni italiane. La nuova normativa stabilisce che la validità delle ricette per visite specialistiche, analisi ed esami diagnostici sarà ridotta a sei mesi, rispetto ai precedenti dodici mesi. Facciamo il punto della situazione.

Impegnativa del medico: hai sei mesi di tempo per prenotare la visita

impegnativa quali sono i tempi
Impegnativa del medico – Inran.it

Cambia la validità delle impegnative dei medici, questo in alcune regioni italiane, come il Lazio e la Lombardia. Con il termine “validità”, ci si riferisce al tempo che decorre dal momento in cui il medico emette la prescrizione fino a quando il paziente prenota la prestazione sanitaria.

In precedenza, i pazienti avevano a disposizione dodici mesi per effettuare la prenotazione, ma con la nuova regolamentazione il periodo è stato ridotto a sei mesi. Questo cambiamento è stato introdotto per facilitare la transizione verso un nuovo sistema di prenotazione e prescrizione che le diverse regioni stanno implementando.

In molte regioni, come ad esempio la Sicilia, la validità dell’impegnativa era già di sei mesi, semplicemente anche gli altri territori si stanno uniformando. Inoltre, c’è stato anche un ulteriore cambiamento. Dal 1° gennaio 2024, alcune prestazioni che erano considerate obsolete, o descritte in modo troppo generico, non sono più prescrivibili.

Queste includono, ad esempio, procedure legate a esami diagnostici ormai superati o con rischi elevati rispetto ai benefici, e prestazioni erogabili solo in pronto soccorso, come lavande gastriche e riduzioni di fratture. Ciò riguarda ben 278 prestazioni che sono state riviste, alcune cancellate ed altre sostituite da codici più specifici nel nuovo nomenclatore.

Le prestazioni coinvolte includono anche alcuni interventi di pronto soccorso che non saranno più prescrivibili né prenotabili, ma che resteranno parte delle attività di rendicontazione svolte durante gli accessi urgenti.

Per i pazienti che hanno dubbi sulla validità della loro ricetta o sulla possibilità di prenotare una determinata prestazione, è consigliabile consultare il proprio medico di famiglia o il centro di prenotazione sanitaria regionale. Inoltre, le farmacie, i medici e i patronati possono fornire assistenza nell’interpretare la nuova normativa e aiutare i pazienti a gestire correttamente le loro prescrizioni e prenotazioni.

Questa modifica fa parte di una revisione più ampia del sistema sanitario, che prevede l’introduzione di nuove tariffe e la riorganizzazione delle prestazioni sanitarie, con l’obiettivo di migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema di assistenza specialistica e ambulatoriale.

Ricordiamo che le ricette mediche, il documento per mezzo del quale i pazienti possono acquistare i farmaci prescritti, hanno invece validità di 30 giorni.

Gestione cookie