Mangiare la frutta al posto del pranzo: è una decisione giusta oppure no? Ecco quale è il parere di medici e nutrizionisti a tal proposito.
Gli esperti consigliano, quando si è a dieta, di mangiare verdure e frutta fresche e, quando possibile, prediligere le preparazioni fatte in casa a quelle dei ristoranti. Dietologi e nutrizionisti sono concordi nel riconoscere l’assoluta necessità di un consumo quotidiano di frutta e verdura per prevenire malattie cronico degenerative. Ma è una decisione giusta quella di sostituire il pranzo con la frutta? Ecco che cosa hanno spiegato i medici al riguardo.
Mangiare la frutta al posto del pranzo: ecco i consigli di medici e nutrizionisti
Secondo gli esperti, per prevenire malattie cronico degenerative, è necessaria l’assunzione di cinque porzioni di frutta e verdura al giorno da consumare in momenti diversi della giornata, per circa quattrocento grammi, i cosiddetti colori del benessere.
Ciascun frutto ha principi nutritivi diversi. Tutti, però, sono una ricchissima fonte di acqua, di vitamine e minerali e di fibre, che aiutano la funzionalità dell’intestino. Ricchi di sostanze bioattive, o “fitocomposti”, verdura e frutta svolgono una funzione antiossidante, antitumorale, antibiotica e permettono di ridurre i rischi di ipertensione, di diabete e di infarto, contrastando i danni prodotti dai radicali liberi e mantenendo il giusto equilibrio acido-basico nell’organismo.
Se la frutta è assolutamente consigliata al mattino in sostituzione di merendine e biscotti, provando gustose preparazioni come la colazione a base di more e pere, non sempre mangiare solo frutta può essere considerata un’alternativa valida al pranzo.
Frutta come alternativa al pranzo: i consigli degli esperti
Gli esperti spiegano che sostituire il pasto con la frutta di per sé non è né una buona abitudine né una pratica da evitare. Se si tratta di una scelta occasionale, allora non c’è alcun problema, ma non dovrebbe mai diventare un’abitudine. La frutta è composta da zuccheri semplici che, in caso di cattivo metabolismo glucidico o difficoltà nel dimagrimento, possono non avere effetti benefici. Pranzi a base di frutta comporterebbero un rapido innalzamento della glicemia, lasciando inoltre una sensazione di fame che in molti colmano con spuntini fuori pasto. Tra i frutti con meno zuccheri vi sono le fragole, i mirtilli, le more e i lamponi, ma anche i kiwi, dall’elevatissimo contenuto di vitamina C e fibre, gli agrumi e il melone bianco.
I nutrizionisti consigliano di assumere, insieme alla frutta, grassi buoni o proteine dall’alto valore biologico. Basterà aggiungere della frutta secca, del cioccolato fondente, un pezzetto di formaggio, dello yogurt greco o un uovo sodo per creare un pranzo leggero, nutriente e salutare. Questo bilanciamento consentirà un minore rilascio dell’insulina, mantenendo più stabili i livelli di glicemia nel sangue e garantendo una sazietà più prolungata e una migliore gestione metabolica.