L’aglio è uno degli ingredienti che non può mancare in cucina, ma conosci davvero tutti i suoi benefici? Scopriamoli insieme.
L’aglio è uno degli ingredienti più iconici e longevi nella storia della cucina. Che sia bianco, nero o rosso, questo piccolo bulbo è amato in tutto il mondo per il suo sapore intenso, le proprietà salutari e la sua versatilità in cucina. Oltre a essere famoso come “repellente per vampiri”, l’aglio ha attraversato i secoli come ingrediente base in numerose culture culinarie, trovando impiego sia come alimento che come medicinale.
L’incredibile storia dell’aglio: un prodotto usato fin dall’antichità
Già diverse migliaia di anni fa gli uomini usavano l’aglio. Egizi, Greci, Romani, Cinesi e Indiani lo usavano non solo per insaporire i cibi, ma anche per trattare vari problemi di salute. Per esempio, l’aglio era così prezioso nell’antico Egitto che sette chili e mezzo di questo bulbo bastavano per acquistare uno schiavo sano.
Lo storico Erodoto ci racconta che il faraone Cheope ordinò di incidere sulla Piramide di Giza il costo delle provviste di aglio e cipolle per i lavoratori che la costruivano. L’importanza dell’aglio nell’antico Egitto è confermata anche dai ritrovamenti nella tomba del faraone Tutankhamon, dove sono stati scoperti alcuni spicchi.
Anche nella Bibbia si menziona l’aglio. Si racconta che, durante l’esodo dall’Egitto, gli ebrei si lamentassero di sentire la mancanza dell’aglio, delle cipolle e di altre piante che avevano mangiato durante la loro permanenza nel paese. Questo legame profondo tra gli ebrei e l’aglio è durato nel tempo, ed è stato tramandato nelle tradizioni culinarie e mediche del popolo ebraico.
I Greci e i Romani, invece, vedevano l’aglio come un potente tonico. Aristofane, celebre commediografo greco, consigliava di “ingoiare spicchi d’aglio” prima di una battaglia, convinto che avrebbe donato forza e coraggio ai soldati. Anche gli atleti delle prime Olimpiadi consumavano aglio per migliorare le loro prestazioni. La medicina greca e romana prescriveva l’aglio per curare disturbi respiratori, gastrointestinali e persino problemi legati all’utero.
Fin dall’antichità, l’aglio è stato considerato un rimedio naturale per molte malattie. Pedanio Dioscoride, botanico e medico romano, ne esaltava i benefici nella sua opera “Materia medica”, in cui descriveva come l’aglio potesse stimolare l’intestino, purificare lo stomaco, lenire la tosse e persino combattere i morsi di serpente e di cani rabbiosi. Anche se molte delle affermazioni di Dioscoride possono sembrare esagerate, la medicina moderna ha confermato che l’aglio possiede effettivamente proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e antiossidanti.
Un’importante scoperta del XIX secolo, attribuita a Louis Pasteur, dimostrò che l’aglio ha potenti proprietà antibatteriche. La scienza moderna ha inoltre identificato l’allicina come uno dei composti attivi principali nell’aglio, responsabile dei suoi benefici per la salute. Questo composto solforganico si forma quando l’aglio viene tagliato o schiacciato, ed è noto per le sue proprietà antimicrobiche e per la capacità di abbassare i livelli di colesterolo. L’allicina, insieme ad altri composti solforati, è anche responsabile del caratteristico odore dell’aglio.
L’aglio nero: una variante sorprendente
L’aglio nero, in questi ultimi anni, ha avuto una ribalta grazie alle sue incredibili proprietà. A differenza dell’aglio bianco, l’aglio nero non è una varietà naturale, ma il risultato di un processo di fermentazione in condizioni di temperatura e umidità controllate. Durante questo processo, l’aglio cambia colore e sapore, perdendo la sua pungente intensità e acquisendo una dolcezza che ricorda il caramello e l’aceto balsamico.
Studi recenti suggeriscono che l’aglio nero potrebbe essere ancora più benefico dell’aglio fresco. I composti antiossidanti presenti nell’aglio nero sono potenziati dal processo di fermentazione, rendendolo un alimento ideale per chi cerca benefici salutari senza dover sopportare l’odore pungente dell’aglio fresco.
L’aglio in cucina: non solo sapore
Nonostante i benefici per la salute, l’aglio è soprattutto amato in cucina per il suo sapore inconfondibile. La sua versatilità lo rende adatto a quasi tutte le cucine del mondo. In Italia, l’aglio è spesso il protagonista di soffritti, zuppe e salse, con gli spaghetti aglio, olio e peperoncino che rappresentano uno dei piatti simbolo della cucina mediterranea.
Ma preparare l’aglio richiede attenzione e maestria. Soffriggere l’aglio è un’arte: se viene bruciato, diventa amaro e sgradevole, mentre se viene cotto a dovere, sprigiona tutto il suo sapore. Per evitare che si bruci, l’aglio dovrebbe essere cotto a fuoco basso, in olio freddo, per far sì che rilasci lentamente i suoi oli essenziali. Alcuni preferiscono aggiungere l’aglio in camicia (ovvero non sbucciato) per ottenere un sapore più delicato, ma per chi ama il sapore deciso, è meglio tritarlo finemente.
Che sia per le sue proprietà medicinali o per il suo ruolo insostituibile in cucina, l’aglio continua a essere uno degli ingredienti più amati e utilizzati al mondo. Il suo viaggio attraverso le epoche e le culture dimostra quanto sia radicato nelle nostre tradizioni. E con la crescente popolarità dell’aglio nero e altre varianti, sembra che la nostra storia d’amore con l’aglio sia destinata a durare ancora a lungo.
Quindi, la prossima volta che affetterai uno spicchio d’aglio per preparare un soffritto o insaporire una salsa, ricordati che stai maneggiando non solo un ingrediente, ma un pezzo di storia culinaria e medica che ha accompagnato l’umanità per millenni.
Aurora De Santis