Pasta alla carbonara in barattolo a tre euro: “un pasto veloce e comodo”

Una nota multinazionale ha messo in vendita la pasta alla carbonara in barattolo: costa tre euro, ma ha creato un vero putiferio.

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Pasta alla carbonara in barattolo a tre euro (Inran.it)

Avete presente Heinz, la multinazionale che da sempre è presente sulle nostre tavole e nei nostri frigoriferi con condimenti di ogni tipo? Proprio quella che produce il famosissimo ketchup, insieme a una miriade di prodotti e che da qualche anno si è unita con Kraft, dando vita a un gruppo davvero leader in questo tipo di produzioni. Ora la Heinz si è inventata un prodotto che sta facendo storcere il naso a tutti.

Infatti, ha lanciato una versione in scatola degli spaghetti alla carbonara, destinata alla generazione Z, un prodotto descritto come comodo e facile da preparare, pensato per chi desidera un pasto veloce e senza complicazioni. Alessandra de Dreuille, una delle dirigenti di Kraft Heinz, lo ha descritto come “la soluzione perfetta per un pasto veloce e soddisfacente a casa”.

Quante polemiche per la pasta alla carbonara in barattolo

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Un piatto di spaghetti alla carbonara (Inran.it)

Ma per chi mal sopporta la cosiddetta carbonara di mare e non vede di buon occhio tutte le varianti di una ricetta unica, una delle più note è sicuramente quella di Alessandro Borghese, quello della Heinz è un vero e proprio affronto, che va lavato col boicottaggio della multinazionale. Ecco dunque i puristi italiani reagire con orrore, criticando la qualità e la violazione della ricetta tradizionale.

Se ne sentono e leggono davvero di tutti i colori su questo prodotto, che nonostante le recensioni negative, trova anche l’apprezzamento di chi cerca nei cibi pronti la soluzione alla mancanza di tempo e a una vita spesso frenetica, dettata esclusivamente dai ritmi del lavoro, con brevi pause. Ma sono appunto le critiche negative, in questo momento, ad avere la meglio su chi sposa i giudizi positivi sulla carbonara in barattolo.

Chef stellati e utenti sui social media hanno deriso il prodotto, definendolo paragonabile al “cibo per gatti”, come ha fatto nello specifico Alessandro Pipero del ristorante Pipero di Roma, premiato con una stella Michelin, interpellato sull’argomento dal Times. Anche il modo di promuovere il prodotto, che dovrebbe costare intorno ai tre euro, ha lasciato perplessi in molti.

Quella formula che indica la carbonara Heinz in barattolo come “pasta in una salsa cremosa con pancetta” e “senza coloranti artificiali” non è andata giù ai cultori di questo piatto. Così, dopo le polemiche contro Gordon Ramsay nel 2020, e quelle dell’anno successivo contro la Smoky Tomato Carbonara, ecco arrivare una nuova levata di scudi, mentre Heinz si difende e pubblica un sondaggio.

Il risultato di questo è che il 32% degli interpellati, facenti riferimento alla cosiddetta Generazione Z, cioè coloro nati tra la fine dello scorso millennio e l’inizio del nuovo, desidererebbe che il proprio cibo fosse sia veloce che comodo. Insomma, non tutti disprezzerebbero un bel barattolo di carbonara da portare sempre nello zaino e pronto all’occorrenza: sarà la legge del mercato a dirci se è davvero così.

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