Vivere a lungo ad oggi sembra paradossale ma si può, grazie all’alimentazione: ecco i cibi che ti daranno una lunga vita
Oggigiorno vivere a lungo sembra un utopia. L’incremento dell’inquinamento ambientale, dei cambiamenti climatici, il progredire della tecnologia, sta causando gravi malattie. Questo non ci permette di sperare in una vita lunga. Tuttavia, un modo per prevenire le malattie c’è, e non risiede in medicinali o creme varie, ma nell’alimentazione. Per limitare la possibilità di ammalarsi di cancro, sono questi i cibi da evitare.
Saper mangiare sano è davvero fondamentale. Scegliendo i cibi giusti, oltre a restare in forma, ad avere una pelle luminosa e apparire più giovani, ci permette anche di vivere più a lungo, bene. Inoltre per attivare il metabolismo e affrontare la vita con più energia, non può mancare l’attività fisica, ecco la più consigliata.
Un piano alimentare equilibrato, quindi ricco di proteine e grassi buoni, previene molte malattie croniche, tipo il diabete o malattie cardiache. La principale causa di morte sono infatti le malattie legate al cuore. I cibi con un elevato quantitativo di antiossidanti, permette inoltre di contrastare l’invecchiamento cutaneo e apparire più belli e luminosi. Ed è proprio grazie al cibo che abbiamo la possibilità di vivere più a lungo. Ma quali sono esattamente i cibi da mangiare?
I cibi di cui nutrirsi per vivere più a lungo
La longevità è un tema affascinante, e da tempo gli studiosi hanno osservato che in alcune parti del mondo, note come “zone blu”, la vita delle persone tende a essere significativamente più lunga. Questi luoghi, sparsi tra vari continenti, e sono popolate da molti centenari che sembrano aver scoperto il segreto per una vita lunga e sana. La loro longevità non è un semplice caso, ma il risultato di un insieme di fattori che includono abitudini alimentari, stile di vita e atteggiamenti mentali positivi.
Dan Buettner, l’ideatore del concetto di “Blue Zones”, ha identificato alcune di queste aree, come Okinawa in Giappone, Ikaria in Grecia, Sardegna in Italia, e Loma Linda negli Stati Uniti. Questi luoghi, nonostante le differenze geografiche e culturali, condividono un comune denominatore: uno stile di vita che promuove la salute e la longevità.
Uno degli aspetti più curiosi delle abitudini di vita dei centenari è il loro approccio allo stress. A differenza di molti di noi, che affrontano la vita con frenesia e ansia, queste persone sembrano vivere la vita in modo più rilassato. Come sottolinea Meyers, i centenari tendono a focalizzarsi su ciò che è veramente importante, come la loro vita personale e le persone che amano, piuttosto che su problemi al di fuori del loro controllo. Questo atteggiamento si accompagna a una capacità di trovare gioia nelle piccole cose della vita quotidiana.
La dieta di chi vive nelle zone blu
Ma se c’è un aspetto che più di tutti incuriosisce è la loro dieta. Le abitudini alimentari dei centenari sono semplici, ma estremamente efficaci. Questi individui spesso fanno colazioni abbondanti, prediligono cibi di origine vegetale, e consumano dolci solo in occasioni speciali. Inoltre, evitano le diete dimagranti alla moda e moderano il consumo di alcol.
Tra gli alimenti più comuni troviamo i legumi, che sono una fonte eccellente di fibre e proteine vegetali, contribuendo a mantenere sotto controllo colesterolo e glicemia. L’olio d’oliva, ricco di grassi insaturi e antiossidanti, è un altro alimento base che aiuta a ridurre l’infiammazione e promuove una buona salute cardiovascolare.Anche le noci e i semi, ricchi di vitamine, minerali e grassi sani, fanno parte della dieta dei centenari, grazie ai loro benefici contro le malattie cardiache e l’infiammazione. Il tè, consumato in diverse varianti, è apprezzato per le sue proprietà antiossidanti che supportano la salute del cuore e del sistema immunitario.
Un altro elemento importante è il consumo moderato di frutti di mare, ricchi di acidi grassi omega-3, fondamentali per la salute del cervello e del cuore. Ma anche il pane integrale, un altro cibo comune, che offre benefici per la salute metabolica grazie al suo contenuto di fibre e alla sua digeribilità.