Quali bevande si possono bere durante la gravidanza? Scopriamo insieme quali sono quelle consigliate e quali invece da evitare.
Durante la gravidanza, l’alimentazione e le bevande assumono un’importanza ancora maggiore per garantire la salute della futura mamma e del bambino. Sebbene molte donne sappiano quali cibi evitare, non sempre è chiaro quali bevande siano sicure e quali no. Vediamo insieme quali sono le bevande consigliate e quelle da evitare durante i nove mesi di gestazione.
Durante la gravidanza, è fondamentale prestare attenzione a ciò che si beve per proteggere la propria salute e quella del bambino. Mentre l’acqua rimane la scelta migliore, è possibile godersi anche altre bevande, purché consumate con moderazione e consapevolezza. Per qualsiasi dubbio, è sempre consigliabile consultare il proprio medico o ginecologo.
Il consumo di alcolici durante la gravidanza è fortemente sconsigliato. Anche piccole quantità di alcol possono attraversare la placenta e arrivare al feto, causando potenziali danni al suo sviluppo. L’abuso di alcol può portare a gravi condizioni come la sindrome feto-alcolica, che comporta anomalie fisiche e mentali nel bambino. Pertanto, è meglio evitare completamente l’alcol in gravidanza, specialmente nel primo e terzo trimestre, ma anche in tutti gli altri periodi.
Le bibite gassate, specialmente quelle zuccherate, non sono una scelta salutare durante la gravidanza. Contengono elevate quantità di zuccheri che possono causare picchi glicemici, aumentando il rischio di diabete gestazionale. Anche i succhi di frutta confezionati, che spesso sono pieni di zuccheri aggiunti, dovrebbero essere consumati con moderazione. In alternativa, è meglio scegliere spremute fresche o frullati preparati in casa, che forniscono nutrienti senza l’eccesso di zuccheri.
Il tè e il caffè, consumati con moderazione, sono generalmente sicuri durante la gravidanza. È importante non superare le dosi consigliate: 2-3 tazzine di caffè espresso al giorno, o l’equivalente in tè. Il caffè e il tè contengono caffeina, un eccitante che, in grandi quantità, può aumentare il rischio di aborto spontaneo e di basso peso alla nascita. È consigliabile, inoltre, preferire tè verde o tè bianco, che contengono meno caffeina rispetto al tè nero. In caso di complicazioni o fattori di rischio specifici, è bene ridurre ulteriormente il consumo e consultare il proprio medico.
Le tisane possono essere un’ottima alternativa alle bevande più comuni, ma è importante scegliere quelle giuste. Tisane a base di melissa, zenzero, finocchio, camomilla, menta e malva sono generalmente sicure e possono aiutare a rilassarsi e a migliorare la digestione. Meglio però evitare tisane a base di liquirizia e cannella senza consultare il medico, poiché possono influire sulla pressione sanguigna e sugli equilibri ormonali. Inoltre, sono sconsigliate le tisane lassative o quelle contenenti anice e salvia.
Uno studio pubblicato sull’International Journal of Epidemiology ha evidenziato una correlazione tra il consumo di bibite dolcificate e l’aumento del rischio di diabete gestazionale. Le donne che consumavano regolarmente bevande zuccherate avevano un rischio maggiore di avere un bambino macrosoma, ossia con un peso superiore ai 4 chili. I
Inoltre, i bambini di madri che avevano bevuto prevalentemente acqua durante la gravidanza avevano una minore probabilità di essere sovrappeso nei primi anni di vita. Questi dati sottolineano l’importanza di limitare le bevande zuccherate per evitare complicazioni durante e dopo la gravidanza.
L’acqua è la bevanda per eccellenza durante la gravidanza. È fondamentale mantenersi idratate, soprattutto perché durante il parto si perdono molti liquidi. L’acqua gassata può essere utile per alleviare i sintomi della nausea e del bruciore di stomaco, ma va consumata con moderazione per evitare gonfiori. È consigliabile bere circa 2,5 litri di acqua al giorno per garantire un’adeguata idratazione, indispensabile per il corretto funzionamento della placenta e per la salute generale della madre e del feto.