Se possiedi un Albero di Giada, devi tenere ben a mente come la sua cura sia totalmente diversa durante il periodo estivo: scopriamo nel dettaglio cosa sapere.
Tra le piante più affascinanti e amate in assoluto, un posto d’onore è occupato dall’Albero di Giada. Pianta da appartamento, non solo è un elemento d’arredo d’impatto, ma è anche un potente portafortuna: si dice, infatti, che questo arbusto porti abbondanza, tanto da essere noto anche con la definizione di “pianta del denaro”.
Il suo nome botanico è Crassula ovata, fa parte della famiglia della Crassulaceae ed è originaria delle zone dell’Africa meridionale. Per quanto riguarda il suo aspetto, presenta un fusto marrone chiaro e delle foglie ovali, carnose, lucide e tinte da uno splendida verde giada che, talvolta, nei bordi virano al rosso. La loro fisionomia ricorda delle monete. Accanto ai suoi usi di pianta decorativa, la Crassula ovata viene impiegata a scopo fitoterapico per dare vita a succhi e unguenti.
Oltre che portafortuna e dal forte impatto visivo, l’Albero di Giada è molto apprezzato per la sua coltivazione semplice. Malgrado sia piuttosto facile da mantenere, questa splendida pianta grassa richiede particolari accorgimenti durante il periodo estivo: il caldo, infatti, può metterla alla prova.
Nei mesi estivi la pianta deve essere sì posizionata in modo tale da ricevere la luce, ma bisogna evitare tassativamente che i raggi solari la illuminino direttamente, cosa che potrebbe compromettere e bruciare le sue foglie incantevoli. Una luminosità indiretta è la condizione ideale per la pianta, cosa che si può trovare nei pressi di una finestra (scopri qui cosa fare se le foglie dell’Albero diventano tutte rosse).
Oltre alla luce, è necessario assicurare all’Albero di Giada un ambiente ventilato e fresco durante l’estate. Il calore eccessivo è nemico della pianta: proprio per questo, è fondamentale ventilare lo spazio dove si trova, ricorrendo a un ventilatore oppure all’aria condizionata. Per quanto riguarda l’innaffiatura questa dovrebbe essere eseguita ogni 3/4 giorni in base al bisogno: infatti, il terreno deve essere costantemente umido, scongiurando, però, eventuali ristagni d’acqua che potrebbero compromettere la pianta.