D’estate dormi meno? Forse non hai idea delle conseguenze che questo fenomeno scatena sul tuo corpo: ti sveliamo quelle a cui prestare attenzione.
Complice il caldo che non sembra volerne sapere di lasciarci in pace, d’estate si fa molta più fatica a dormire, piuttosto che in inverno. Se non si ha a disposizione un condizionatore su cui far affidamento, o in alternativa un ventilatore (anche se quest’ultimo porta con sé una serie di aspetti negativi), difficilmente si riesce ad andare incontro ad una nottata veramente riposante.
Al netto di tutti i tentativi che possiamo fare – tra cui quello, curiosissimo, di appellarsi a presunte piante “magiche” che concilierebbero il sonno -, dormire per un numero sufficiente di ore, così da sentirsi carichi e sprizzanti di energie al mattino, è a dir poco fondamentale.
Per questo motivo, nel proseguo dell’articolo, ci concentreremo su due aspetti fondamentali. In primo luogo, quali siano le condizioni ottimali per favorire un buon riposo. In secondo luogo, quali sono le conseguenze che una notte insonne arriva a scatenare sul nostro corpo.
Di insonnia, prima o poi, arriviamo a soffrirne tutti nella vita. Di cause che potrebbero arrivare a comportare un sonno tutt’altro che riposante ve ne possono essere parecchie. Dalla posizione nella quale ci siamo addormentati, fino alla temperatura della nostra stanza.
Quest’ultimo fattore, in modo particolare, è uno dei più importanti quando l’obiettivo è di dormire a sufficienza per svegliarsi nelle migliori condizioni fisiche. Una stanza troppo calda o troppo fredda, infatti, arrecherebbe problematiche al regolamento della temperatura corporea.
Di fronte ad un caldo eccessivo, il corpo farebbe molta fatica a disperdere calore, causando sudorazione e conseguente disagio. Fino a problematiche persino più “gravi” come mal di testa e sudorazione.
Il freddo eccessivo, invece, causa eccessivo lavoro all’organismo, il quale deve sforzarsi di mantenere una temperatura interna confortevole. Questo, alle volte, si traduce in tremori che il corpo genera al fine di produrre in noi una sensazione di calore.
In linea generale, la temperatura ottimale per dormire regolarmente è compresa tra i 16 e i 19°. Ovviamente, questa seppur minima differenza tra i due estremi dipende dalla temperatura corporea di ciascuno di noi, che andrà a calibrarsi a quella della stanza in cui riposiamo.
Se soffri di mancanza cronica di sonno e il tuo riposo notturno dovesse essere costantemente disturbato da fattori esterni, le conseguenze che potresti riscontrare sul tuo corpo sono di varia natura.
In primo luogo, la privazione del sonno causa problematiche di natura psicologica, in quando rade a zero la concentrazione, aumentando l’irascibilità, ma anche il rischio di incappare in comportamenti ansiosi o depressivi.
Senza trascurare le problematiche che il poco sonno arriva ad apportare in termini metabolici. Dormire poco e male altera la produzione degli ormoni che ci fanno avvertire la sensazione di fame, spingendoci a mangiare di più, e dunque accrescendo il rischio di incappare in patologie come l’obesità.
In ultimo, la mancanza di sonno è tra i fattori scatenanti di disturbi al sistema immunitario. Devi infatti sapere che una serie di nottate consecutive prive di sonno riduce l’efficacia delle difese del corpo. Aumentando, di conseguenza, il rischio di contrarre malattie o infezioni.