Il sindaco di una città italiana ha emanato il divieto di innaffiare il giardino e lavare l’auto fino al 31 ottobre: si rischiano multe e non è l’unico caso.
L’emergenza idrica che sta colpendo in particolare il Centro e il Sud Italia sta spingendo anche molti sindaci a emanare delle ordinanze specifiche, che però stanno suscitando più di qualche malumore. Purtroppo, l’acqua è una risorsa preziosa e gli sprechi, soprattutto con la stagione estiva, sono diventati una costante: a mali estremi, alcuni sindaci pongono così rimedi estremi.
La lista di chi chiede limitazioni all’utilizzo di acqua è davvero lunga: da Alcamo e molte altre città siciliane fino a Reggio Calabria e Vibo Valentia, davvero tante sono le aree che nel Sud Italia non vengono risparmiate dalla crisi idrica. Come ogni estate, in diverse zone d’Italia, l’acqua viene razionata per l’allarme siccità, ma al contempo si sprecano le bufale su comportamenti che il cittadino non dovrebbe tenere.
Multe fino a 500 euro per chi spreca acqua: cosa è vietato fare fino a fine ottobre
Una di queste riguarda una presunta normativa nazionale che vieterebbe di lavare l’auto: ci sono alcuni amministratori locali che hanno deciso anche di imporre sanzioni a chi lava l’auto vicino casa d’estate, ma si tratta di decisioni che avvengono appunto su scala territoriale. L’ultima ordinanza in ordine di tempo, da questo punto di vista, è stata firmata dal sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli.
La decisione era nell’aria da tempo, anticipata dalle parole di un assessore della giunta di centrodestra della città marchigiana, Paolo Renna: ma che cosa prevede nello specifico l’ordinanza? Si tratta di una decisione fotocopia di molte altre prese su scala locale e di quella firmata nel 2022 dal vicesindaco di Macerata, ma sorprende perché rappresenta un fatto molto particolare per il territorio.
Va detto che in questa estate afosa e senza pioggia, decisioni analoghe sono state prese in altri comuni del Maceratese, da San Severino Marche a Morrovalle. Il capoluogo, dunque, si accoda e lo fa anche con un po’ di ritardo rispetto agli altri: in base all’ordinanza, in vigore fino al 31 ottobre, chi trasgredisce quello che è rappresentato come un invito a non sprecare acqua rischia una multa da 25 fino a 500 euro.
In base all’ordinanza, il divieto riguarda “il prelievo e il consumo di acqua in distribuzione dal pubblico acquedotto per l’irrigazione agricola e dei giardini, per il lavaggio di automezzi, per il riempimento di piscine non a uso pubblico”. Chi ha un orto o un giardino è invitato a innaffiarlo nelle ore serali, da parte nostra vi invitiamo a seguire alcuni consigli anti spreco per innaffiare l’orto.