Ciclo mestruale o sanguinamento da impianto, scopri la differenza e come comportarti quando ti capita, tutti i consigli degli esperti.
Il ciclo è una condizione naturale che accomuna tutte le donne e si presenta con una frequenza di una volta al mese, la durata varia dai tre ai sei giorni circa. Nei primi giorni di ciclo, il sanguinamento è abbondante, e può essere accompagnato da diversi sintomi tra cui, crampi addominali, dolori al bassoventre, mal di testa, gambe pesanti e doloranti, sbalzi d’umore e sudorazione.
In alcuni casi potrebbero comparire anche altri sintomi, col passare dei giorni, il sanguinamento tende a essere meno abbondante. Il ciclo mestruale tuttavia, è molto soggettivo, ci sono infatti alcune donne che non presentano fastidi e che riscontrano sintomi moderati, altre invece soffrono di più questa condizione.
Ciclo mestruale e sanguinamento da impianto
Alcune donne, si domandano come capire la differenza tra il ciclo mestruale e le perdite da impianto, in alcuni casi infatti potrebbe esserci della confusione in merito. Lo spotting da impianto, è una delle principali manifestazioni di una gravidanza, questo sanguinamento potrebbe essere confuso con le comuni mestruazioni. Le perdite da impianto riguardano circa il 30% delle donne incinte, dunque non è sicuro che si verifichi. Statisticamente interessa una donna su tre, nonostante non accada a tutte è abbastanza frequente.
Spotting da impianto, tutti i dettagli
Lo spotting da impianto è caratterizzato da piccole perdite di sangue di durata limitata, che si verificano in seguito al concepimento. In genere tendono a manifestarsi dal sesto al dodicesimo giorno e sono appunto legate all’impianto dell’embrione nell’utero. Questa condizione può essere associata a dolori simili a quelli del ciclo mestruale, dunque non è inusuale che i due eventi possano essere confusi. Il colore di queste perdite tuttavia è meno intenso rispetto al colore delle mestruazioni, infatti la tonalità è rosacea e in alcuni casi tendente al marrone. Tra gli altri sintomi associati potrebbero esserci lievi crampi addominali, dolori o fastidi a carico dell’utero, lieve aumento della temperatura.
Il modo più comune per capire se si tratti di ciclo mestruale o perdite da impianto, è quello di sottoporsi ad un test di gravidanza. Altri fattori a cui prestare attenzione sono la quantità di sangue, il colore, la consistenza e la durata, le perdite da impianto infatti, non durano più di due o tre giorni. È importante specificare inoltre, che tale condizione potrebbe anche essere legata allo stress e all’eccessiva stanchezza o condizioni di malessere. Se si dovesse essere incinte e le perdite da impianto dovessero durare più del dovuto, è consigliato indagare con il proprio ginecologo.