Bere un bicchiere di vino rosso al giorno allunga la vita, almeno cosi si dice, ma questo non è altro che uno sciocco luogo comune.
Tantissime persone bevono un bicchiere di vino rosso al pensando che questo faccia bene. Si tratta di uno sciocco luogo comune che non andrebbe seguito. Il vino rosso, quindi, trattandosi di una bevanda alcolica, fa male alla salute, sempre e comunque, anche se consumato con moderazione ogni giorno. Ci sono diversi studi scientifici che smontano questo luogo comune.
Bere vino rosso, anche pochi sorsi, con regolarità, non è vero che allunga la vita, anzi, non esiste alcuna connessione tra vino e longevità, perciò non si tratta altro di una falsa credenza. Il vino non apporta benefici al nostro organismo e non fa bene alla salute. Andrebbe evitato perché potrebbe essere potenzialmente pericoloso.
Bere un bicchiere di vino rosso non allunga la vita e non comporta benefici: la falsa credenza da cui stare alla larga
Prima di tutto, occorre chiarire che non esistono evidenze che riguardano gli effetti del vino, consumato con moderazione, sulla longevità di una persona. Sappiamo solo che l’alcool causa ogni anno 2,8 milioni di decessi in tutto il mondo, ed è uno dei principali fattori di rischio per morte e disabilità nelle persone di giovane età.
Se l’alcool fa strage tra i 15 e i 49 anni, tra incidenti e patologie, sopra i 50 anni a uccidere è maggiormente il cancro. Tuttavia, anche in questo caso, alcune forme di tumore sono connesse all’abuso di alcool. Secondo recenti studi, il 27% dei decessi per tumore nelle donne e il 19% dei decessi per tumore negli uomini è connesso al consumo di alcool.
Insomma, l’alcool, in qualche modo, c’entra sempre, per questo motivo non bisogna mai sottovalutarlo, così come non bisogna mai sottovalutare gli effetti che questo comporta sulla nostra salute. A rafforzare questo concetto arriva un nuovo studio canadese che ha messo in relazione il consumo di alcolici con la durata media della vita umana. L’apertura di un’anfora contenente vino rosso di oltre un secolo fa: l’importanza della conservazione.
Un team di ricercatori ha incrociato i dati di ben 107 studi, arrivando alla conclusione che le persone astemie e quelle che hanno smesso da tempo di bere hanno il 16% di probabilità in meno di rischio di decesso. Lo studio, pubblicato sulla testata Journal of Studies on Alcohol and Drugs, mette in evidenza anche un altro dato.
Lo studio che smonta il luogo comune secondo cui bere vino rosso faccia bene al cuore
Gli astemi e i bevitori occasionali sono stati messi in due categorie, anche in questo caso, gli astemi hanno un minore rischio di mortalità rispetto alle persone che hanno smesso di bere da anni, cioè gli ex bevitori. Significa che l’alcool provoca effetti negati sul corpo sul lungo tempo, anche dopo anni aver smesso, così come il fumo. Bianco o rosso: qual è il vino che nuoce di più alla salute.
Va da sé che l’alcool debilita il fisico e compromette l’organismo. Credere che bere un bicchiere di vino al giorno possa portare benefici alla circolazione, al cervello e al cuore, è privo di fondamento. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato l’alcool come cancerogeno sin dal 1988, e a questo sono associate numerose forme tumorali.
Il detto “il vino fa buon sangue” è dunque una finta credenza. L’alcool non fa bene alla circolazione, anzi, determina un malassorbimento e un cattivo funzionamento epatico, provocando anemia. E ancora, si parla di polifenoli, di antiossidanti e di tannini, si tratta di proprietà che il vino rosso non possiede, proprio per via del processo di lavorazione.
A questo punto, meglio consumare uva nera fresca. Bere un bicchiere di vino rosso ogni giorno, dunque, comporta l’insorgenza di patologie e di malattie anche gravi, che conducono alla morte, mentre in media accorcia la vita di quattro anni. Vino e birra, occhio a questo retroscena: ecco cosa succede al cervello, lo studio. E ancora, Vino: quanto ci mette il nostro corpo a smaltirne un calice? La risposta non è scontata.
