Un virus che spaventa tutti: “Trasmesso da pipistrello a uomo”, la mortalità è altissima

Il caso della morte di un adolescente ha riaperto la preoccupazione su un virus che viene trasmesso anche dai pipistrelli della frutta.

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Virus trasmesso da pipistrello a uomo (Inran.it)

C’è un virus trasmesso da pipistrelli della frutta (Pteropus), maiali, e alimenti contaminati che ora sta preoccupando in particolare in alcuni Paesi: non è un virus totalmente nuovo e anzi sin dai primissimi anni di questo millennio, puntualmente, si torna a parlare della sua pericolosità. La malattia può anche essere trasmessa da persona a persona, e ha un’incubazione che varia tra i 4 e i 14 giorni.

Quello che preoccupa è la mortalità, che arriva a sfiorare punte del 90%, sebbene prevenzione e profilassi stiano comunque giocando in questi ultimi anni un ruolo importante. Dopo un recentissimo caso mortale, riguardante un adolescente di appena 14 anni, si è tornati a parlare di questo pericoloso virus, sebbene certamente meno pericoloso di ebola, il virus letale che spaventa molti Paesi africani.

La storia anche recente dell’umanità è contrassegnata dalla presenza di virus molto pericolosi, si pensi all’epidemia di asiatica tra anni Cinquanta e Sessanta, o alla pandemia di Covid-19 che ha di fatto fermato il mondo. Per tale ragione, occorre principalmente fare informazione e non gettare nel panico la popolazione. Anche il nostro Ministero della Salute parla di rischio moderato per la gravità della malattia.

Preoccupazione per il virus Nipah: cosa sappiamo finora

nipah virus
Cos’è Nipah Virus (Inran.it)

Soprattutto, chi vive in Italia può stare tranquillo, perché i casi più recenti finora segnalati e che hanno fatto preoccupare arrivano dall’India e dal Bangladesh. Identificata per la prima volta nel 1999, la malattia da virus denominato come Nipah è uno spauracchio che di tanto in tanto riemerge, in maniera più o meno preoccupante, ma che comunque non è mai arrivata finora nel nostro Paese.

Il virus Nipah si manifesta con sintomi come febbre, malessere, cefalea, mialgia, mal di gola, nausea e vomito, a volte accompagnati da vertigini e disorientamento. Si può evolvere in encefalite, con possibili convulsioni e coma: si può guarire anche in questi ultimi casi, ma c’è il rischio serio di danni permanenti. Il virus può anche provocare polmonite atipica.

Quello che è certamente preoccupante, perché ricorda altre e più gravi infezioni, è che i pipistrelli – e in particolare i pipistrelli della frutta – sono i principali serbatoi e possono infettare gli esseri umani tramite saliva o escrementi contaminati. Anche i maiali possono trasmettere il virus agli uomini, mentre altri animali – compresi cani e gatti – possono risultare sieropositivi.

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