Il cocomero può essere inaspettatamente un vero e proprio nemico per alcuni di noi, ma quali sono i casi? Scopriamolo
Agli occhi di tantissimi di noi, il cocomero (conosciuto anche con il nome di anguria) è noto per essere il frutto dell’estate per eccellenza. Fresco, ricco di acqua e pronto per accompagnare le nostre giornate: che sia dopo un pranzo gustoso o per spezzare la fame del pomeriggio, non c’è alcun dubbio che proprio il cocomero sembri essere la scelta migliore agli occhi di tantissimi noi. Ci rinfresca, è gustoso e soprattutto ci aiuta a mantenerci idratati.
Un aspetto, questo, che di certo non possiamo sottovalutare soprattutto quando le temperature si alzano e rimanere idratati diventa un vero e proprio imperativo per tutti noi. Nonostante questo, però, non per tutti il cocomero potrebbe essere la scelta giusta, ma anzi in alcuni casi potremmo avere l’obbligo di eliminarlo dalla nostra dieta. Per scoprire di quali casi stiamo parlando, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.
I benefici del cocomero sono questi
Cominciamo subito col dire che, all’interno del cocomero, possiamo riscontrare tantissimi elemento molto importanti e nutrienti. Come ad esempio la vitamina A, quella C e per finire anche quella B6, senza sottovalutare inoltre anche la presenza di potassio e magnesio. Bisogna però anche citare la presenza, a dir poco importante, di licopene: un antiossidante che contribuisce a donare proprio il suo aspetto rosso a questo frutto e che per molti potrebbe aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari o anche alcuni tipi di cancro.
Da non sottovalutare, infine, la presenza sempre all’interno del cocomero di alcuni specifici nutrienti che potrebbero aiutarci a incontrare un maggiore apporto di fibre, minerali e vitamine. Insomma, un vero e proprio toccasana, eppure non per tutti è così: ma di cosa stiamo parlando?
Dieta, quando dire addio al cocomero
Forse, in un primo momento, potrebbe sembrarci piuttosto strano: l’anguria, da sempre, ha rappresentato ai nostri occhi un vero e proprio must dell’estate e soprattutto un frutto di cui nessuno di noi è mai davvero riuscito a fare a meno. Eppure, come spiegato anche da alcuni esperti nutrizionisti e non solo, in alcuni casi questo specifico frutto potrebbe non rappresentare un toccasana ma anzi un alimento da evitare e soprattutto eliminare dalla propria dieta.
A essere interessati sono tutti coloro che sono affetti dalla sindrome dell’intestino irritabile e che, proprio per questo motivo, possono facilmente andare incontro a gonfiori, disturbi delle abitudini alimentari e per finire anche dolori addominali. Proprio per questo motivo, ne è sconsigliata l’assunzione perché al suo interno possiamo trovare alti livelli di FODMAP, vale a dire un gruppo di carboidrati che possono anche aumentare i problemi digestivi di queste persone.