Come combattere il caldo in casa senza bisogno di condizionatore, di metodi e rimedi ce ne sono davvero molti.
Il riscaldamento globale sta portando estati sempre più calde e non c’è Paese che faccia eccezione, dall’Italia fino al lontanissimo Giappone: che cosa fare dunque, per potersi refrigerare? Ciascuno ha le proprie soluzioni, ma per mantenersi freschi, si consuma di più, sia in termini di energia che di acquisti di prodotti per combattere il caldo.
Siamo così al paradosso che mentre diamo la colpa del caldo eccessivo al surriscaldamento del pianeta, consumiamo di più e inquiniamo di conseguenza ancora di più. Un cane che si morde la coda, dunque, un circolo vizioso dal quale la nostra società dei consumi non riesce evidentemente a uscire. Esistono modi per rinfrescarsi che sono più sostenibili e meno costosi, che combinano metodi tradizionali e tecnologici.
I rimedi della nonna e altre alternative refrigeranti
C’è chi è tornato ai ventagli tradizionali, eliminando i ventilatori a batteria e chi li collega alla porta USB del proprio portatile, mentre lavora, come sto facendo io in questo momento, cercando in qualche modo di ottimizzare i consumi. Basta davvero ingegnarsi un po’ per trovare la soluzione più consona e se ad esempio siamo in casa, per refrigerarci, torniamo al buon vecchio asciugamani bagnato attorno al collo.
Anche la scelta dei tessuti è importante: materiali naturali come cotone, lino e lana merino, che sono traspiranti e duraturi, sono preferibili ai sintetici, che intrappolano il calore e si degradano più lentamente. Fino a qui i rimedi più naturali possibili, quasi dei rimedi della nonna, perché davvero antichi come la storia del mondo.
Ma come combattere il caldo in casa se non ho il condizionatore?
La questione reale è quindi un’altra, ovvero è davvero possibile fare a meno del condizionatore in casa, riuscendo nello stesso tempo a combattere il caldo. Con dei piccoli espedienti, tutto è possibile, anche riuscire a dormire freschi la notte, senza dover ricorrere appunto a questi elettrodomestici che inquinano e che consumano davvero molta energia.
Sarà poi la scelta di una biancheria adeguata a mantenere più basse le roventi temperature del nostro letto, poi chiaramente non finisce qui. Per esempio, si può migliorare l’efficienza domestica scegliendo tende a doppio strato che bloccano i raggi UV. Se non strettamente necessario, utilizziamo elettrodomestici che generano calore al mattino e alla sera, non nelle ore più calde della giornata.
Inoltre, non ci si deve mai scordare della possibilità di usufruire di bonus per infissi e finestre, oltre che del cappotto termico, in modo da poter ristrutturare la propria casa, migliorandola dal punto di vista energetico. In ultimo, chi può permetterselo perché ad esempio in smart working o telelavoro, può utilizzare spazi comuni con postazioni WI-FI come spazi di coworking, biblioteche o bar.