Le cure palliative rappresentano un ramo della medicina di grande attualità: entrano infatti in gioco quando guarire dalla malattia non è più possibile ma diventa essenziale garantire una fase di fine vita dignitosa. Qualcosa che interessa sia il paziente che le persone che gli stanno vicino.
Accanto agli ospedali e alle reti del servizio sanitario locale ci sono diverse associazioni attive nel supportare chi ha necessità di avvalersi delle cure palliative. Tra queste, VIDAS si distingue per l’esperienza di oltre quarant’anni che ha portato allo sviluppo di una rete locale di assistenza nella città di Milano e in Lombardia. Tra i servizi messi a disposizione, oltre all’assistenza domiciliare ci sono gli hospice Casa VIDAS e Casa Sollievo Bimbi: una struttura, quest’ultima, inaugurata nel 2019 per i pazienti in età pediatrica, accolti all’interno di una vera e propria abitazione.
Ma come sono nate le cure palliative? E in quali casi si rivelano necessarie? Ne parliamo in questo articolo.
La nascita delle cure palliative
La storia delle cure palliative inizia nell’Inghilterra degli anni Sessanta, complice l’impegno di una donna che ha contribuito a innovare non poco la medicina. Il suo nome è Cicely Saunders: infermiera, medico e assistente sociale. È stata lei a ispirare il Movimento Hospice e a fondare il St. Christopher Hospice a Londra: il primo centro moderno dedicato alle cure palliative.
Il messaggio rivoluzionario di Cicely Saunders è il seguente: “Tu sei importante perché sei tu e sei importante fino alla fine”. Da questa frase emerge già un’etica in cui la persona merita di essere curata fino all’ultimo, quando effettivamente non c’è più nulla che possa essere fatto se non accompagnarla nella fase più delicata dell’esistenza.
Un sostegno di tipo medico e non solo, quello attualizzato dalla dottoressa inglese, a fronte di un approccio che vuole essere scientifico, spirituale, sociale e psicologico: pilastri attuali di questa branca della medicina.
Il termine cure palliative, o Palliative Care come si usa dire in ambito internazionale, è di derivazione latina: “pallium” indica un indumento simile a un mantello, un capo che si pone a protezione della persona; “care”, invece, sottende la volontà di prendersi cura della persona.
Le cure palliative in Italia
E in Italia? Si è cominciato a parlare di cure palliative soltanto vent’anni dopo, negli anni Ottanta, grazie all’impegno di alcuni medici e persone illuminate come Giovanna Cavazzoni di VIDAS: tra le pioniere del settore.
L’associazione, fondata a Milano il 28 maggio 1982, ha contribuito a cambiare una vision in cui, ai tempi, il malato, nella fase terminale della vita, era letteralmente condannato a una condizione di solitudine.
Oggi, con l’entrata in vigore della Legge n.°38 del marzo 2010, l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore è stato normativizzato e 8 cittadini su 10 sono consapevoli che hanno diritto a tali servizi. Molti sono però i miti ancora da sfatare e fare informazione sulle cure palliative, sulla loro effettiva valenza ed efficacia, si rivela fondamentale.